Smat animerà il capoluogo lombardo dal 5 al 9 ottobre con un programma ricco di appuntamenti presso il Castello Sforzesco, presenterà un’eccellenza italiana: l’acqua potabile di Torino, preparata nei laboratori del proprio Centro Ricerche per gli astronauti della Stazione Spaziale internazionale.
Proprio in virtù dell’acqua di volo prodotta da Smat, il tema dell’acqua nello spazio è stato trattato dal Festival dell’Acqua a partire dalla sua prima edizione svoltasi a Genova nel 2011.
In tale occasione, attraverso gli interventi di esperti del settore, si tentò di comprendere gli sforzi della ricerca scientifica nello studio dell’acqua nell’universo e in che modo gli astronauti nelle loro missioni facciano uso della risorsa idrica.
La notizia della scoperta dell’acqua su Marte, pubblicata nei giorni scorsi, rende il tema dell’acqua spaziale di grande attualità tanto da diventare argomento centrale nel pomeriggio della prima giornata del Festival, lunedì 5 ottobre attraverso il Work show Acqua e Universo: un bicchiere d’acqua fra le stelle, la ricerca dell’acqua nel sistema solare.
L'azienda interverrà raccontando come è diventata fornitrice delle Agenzie Spaziali internazionali dell’acqua di volo. Dalla sigla del protocollo con le agenzie alla prima fornitura di 300 litri prodotta dal Centro Ricerche aziendale secondo gli standard qualitativi richiesti dai capitolati tecnici di Russi e Americani e consegnata alla Stazione il 3 aprile 2008 dall’ATV “Jules Verne”, insieme ad altre forniture alimentari e tecniche.
L’attività di SMAT nella produzione dell’acqua destinata a dissetare gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, prosegue tutt’oggi attraverso uno dei progetti di ricerca applicata. In vista dell’ utilizzo dell’Acqua di volo nelle missioni spaziali a lungo raggio (Acqua su Marte) la ricerca si pone come obiettivo il miglioramento della stabilità nel tempo del trattamento di disinfezione.
(c.s)