/ Attualità

Attualità | 08 giugno 2025, 11:25

Elezioni nuovo rettore di Unito, l'appello di Ugo Mattei: "Al ballottaggio si scelga Caterina"

Il noto professore, Ordinario di diritto civile, invita la sinistra a far convergere le preferenze sullo scienziato sociale

Nuovo rettore di Unito, l'appello di Ugo Mattei: "Al ballottaggio si scelga Caterina"

Nuovo rettore di Unito, l'appello di Ugo Mattei: "Al ballottaggio si scelga Caterina"

Con una lettera-appello inviata in primis alla sinistra, Ugo Mattei, professore Ordinario di diritto civile a Unito, si schiera senza incertezze nella contesa per il nuovo rettore dell'Università di Torino, invitando a far convergere le preferenze su uno scienziato sociale. Nella sostanza, invita a votare per Raffaele Caterina al ballottaggio.

Ecco, di seguito, il contenuto della sua missiva:

"Cari compagni e colleghi, 

poche righe per motivare le ragioni per cui, a mio assai ponderato giudizio, tutti quelli che prediligono politiche accademiche di sinistra, in particolare l’elettorato che al primo turno ha votato Laura, dovrebbe spostarsi su Caterina. 

Chi conosce bene Raffaele Caterina nella sua personalità scientifica e politica, non dovrebbe credere alla sua rappresentazione come uomo di destra, per ciò intendendosi una personalità chiusa al cambiamento, dogmatica, autoritaria e prona ai poteri forti. Intanto, sul piano scientifico, Caterina è uno studioso di vaglia, molto rispettato nella sua vasta area di riferimento, il diritto civile. Egli ha da sempre coltivato, dopo una formazione a Oxford, la curiosità intellettuale, il dubbio metodico ed il rispetto per le posizioni altrui. Caterina studioso, ha spaziato verso il diritto comparato, l’ analisi economica del diritto, le scienze cognitive, l’ antropologia giuridica e perfino l’ etologia. Insomma, un giurista assolutamente aperto e progressista, altro che conservatore reazionario di Comunione e liberazione! 

Questa sua impronta di studioso aperto e curioso si lega ad una risalente passione politica, che mai lo ha collocato in un’ orbita di destra. Si è occupato da protagonista di politica accademica crescendo in Dipartimento fino ad esserne a lungo direttore. Conosce bene la macchina universitaria sia a livello locale che nazionale essendo pure stato Presidente di tutti i direttori di Dipartimenti giuridici italiani. In tutte queste capacità ha sempre dimostrato pragmatismo e buon senso, tenendo un atteggiamento aperto e dialogico che gli ha fruttato l’ apprezzamento di moltissimi colleghi di ogni disciplina. L’ impegno che ha pubblicamente preso di far propri i punti programmatici più avanzati e significativi della piattaforma Scomparin, garantisce il suo impegno (è lavoratore indefesso), la sua esperienza e le sue attitudini dialogiche per una Università che può piacerci. In Dipartimento ha fatto una politica assolutamente di sinistra, con grande attenzione per i giovani colleghi precari, che ha sempre aiutato a stabilizzarsi. Non si sarebbe mai permesso di censurare un collega su pressioni politiche, come purtroppo all’ Università di Torino è avvenuto, con scandalo internazionale, censurando il seminario di De Sena e Cappellini su “Storia e legalità costituzionale nel conflitto ra Russia e Ucraina”.  Caterina si è candidato a Rettore in coerente discontinuità rispetto al Rettorato Geuna, amministrazione per la quale non ha svolto alcun incarico, a differenza della sua concorrente che è stata addirittura prorettore, anzi prorettrice. Se sinistra significa anche coerente desiderio di cambiamento inteso come alternanza, ecco un’altra ragione per preferire Caterina.  Egli si è candidato a viso aperto, non ha preferito essere influentissimo prorettore di una donna, al fine di sfruttare il vento woke. La sua leadership sarà chiara, non, al più, una coabitazione a modello francese. Credo che l’elettorato, soprattutto quello femminile di Scomparin saprà apprezzare questa rispettosa chiarezza di ruoli e assenza di opportunismo. 

In generale, si può avanzare la tesi per cui la sinistra dovrebbe preferire un rettore umanista, dotato di solida esperienza politica (la sua competitor non  ha mai avuto un ruolo amministrativo in Università) così come dovrebbero preferirlo, anche solo per puro self interest, i medici. Infatti, Caterina ha assolutamente ragione nel porre al centro il ruolo politico dell’università pubblica nella sanità pubblica. Si tratta a Torino di una partita delicatissima che coinvolge interessi ingenti e che, in un clima di contrazione di risorse dettato dalle folli politiche sul riarmo europeo, metterà a rischio, sul nostro territorio, quei diritti fondamentali della persona che solo un giurista colto può cogliere in tutte le loro potenzialità, come beni pubblici sociali, secondo la tassonomia della Commissione Rodotà. Per recuperare questo ruolo politico dell’Ateneo, serve un Rettore di grande esperienza e capacità politica, soprattutto di assoluta onestà, che sappia mediare ma anche tenere il punto con la schiena dritta. 

Last but not least, se la sinistra detesta chi è forte coi deboli e debole con i forti, Caterina è l’ opposto di ciò. Non solo con i precari accademici, ma anche con tutto il personale amministrativo e delle cooperative, Caterina ha sempre intrattenuto rapporti cordiali e di grande rispetto. Per contro, egli certo non è persona da intimidirsi di fronte ai prepotenti.  

Vale la pena di votare, a sinistra, un candidato che, nei fatti per noi rilevanti, è più di sinistra di quanto sia in grado di ammettere. I meno giovani ricorderanno sul nostro territorio Donat Cattin e Bodrato. Che dire? Moriremo democristiani? Magari!!!", conclude il professor Mattei.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium