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Attualità | 22 settembre 2016, 12:44

Moncalieri, la Bienne verso il fallimento

I dipendenti dell’azienda chimica si ribellano alla chiusura: “Si deve cercare un compratore”. Presto si aprirà un tavolo in Regione

Moncalieri, la Bienne verso il fallimento

La crisi economica continua a mordere e alla lista delle aziende in crisi dal 15 settembre si è aggiunta la Bienne Vernici di Moncalieri. I vertici dell’azienda chimica hanno portato i libri in tribunale la settimana scorsa, primo passo verso il fallimento: ora, dopo la nomina di un curatore, si avvierà tutta la trafila, ma i 62 dipendenti della Bienne si ribellano all’ipotesi della chiusura dell’attività, per questo hanno sfilato in corteo e ottenuto un incontro col sindaco Montagna e l’assessore al  lavoro Morabito. L’obiettivo è chiedere che si faccia di tutto per evitare la sospensione dell’attività.

La Bienne Group ha quattro stabilimenti, anche se il suo cuore pulsante ha sempre battuto a Moncalieri, sul sito internet campeggia la scritta “nobilitare anonime superfici destinate ad ogni veicolo con l’uso di vernici: una tecnologia che diventa arte e creatività”, compaiono una dozzina di marchi tra i clienti dell’azienda e tutto questo stona alquanto di fronte alle difficoltà in cui versa l’azienda. A dicembre 2015 era stato firmato in Regione il documento che deliberava la cassa integrazione straordinaria per la Bienne, dopo un’attesa durata dieci mesi. Sembrava un primo passo verso l’uscita dalla crisi, la tensione fra i dipendenti era andata scemando, dopo che si era registrato un durissimo faccia a faccia con il direttore del personale, invece in questo inizio d’autunno la situazione è precipitata per la ditta di Moncalieri.

Alfonso Provenzano, responsabile dei lavoratori della chimica della Cgil, confida in una scelta di buon senso da parte del curatore fallimentare, il segretario Antonio Scibilia ha ricordato che la Bienne ha tuttora delle commesse di lavoro (“altro che crisi o ipotesi di chiusura…”), insomma tutti si ribellano all’idea che l’azienda possa morire. Il sindaco Montagna ha garantito l’impegno dell’amministrazione comunale per trovare una soluzione, a breve si aprirà un tavolo in Regione, ma i dipendenti sperano che non siano solo parole. Intanto hanno ricordato come molti di loro hanno sottoscritto da anni la cessione del quinto dello stipendio, è stato sottolineato come l’azienda da tempo non abbia più versato i contributi previdenziali e adesso ha deciso di punto in bianco la chiusura: “Questa è una realtà produttiva ancora viva”.

Ed allora i dipendenti sono disposti ad ulteriori sacrifici per mantenere in vita la Bienne e difendere i loro posti di lavoro, ma le istituzioni devono identificare un percorso di uscita dalla crisi: “Si può andare avanti con la cassa integrazione per alcuni mesi e intanto cercare un compratore che abbia voglia di investire su una realtà produttiva che può generare profitti e non debiti”. La corsa contro il tempo è iniziata, la Bienne vuole continuare a vivere e i suoi lavoratori ci credono ancora.

Massimo De Marzi

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