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Attualità | 08 ottobre 2016, 19:44

FoodoraEtLabora: i ragazzi delle consegne chiedono maggiori garanzie lavorative

Questo pomeriggio biciclettata di protesta per le vie di San Salvario

FoodoraEtLabora: i ragazzi delle consegne chiedono maggiori garanzie lavorative

Vi sarà sicuramente capitato di incontrare per strada per le piazze torinesi ragazzi in bicicletta vestiti di fucsia. Si tratta di un fenomeno in forte crescita ed espansione nelle più grandi città italiane, quali Torino, Milano, e nato ufficialmente in Germania. 

Ma per la serie "non è tutto oro ciò che luccica" proprio in queste ore i rider di Foodora, servizio a domicilio per la consegna di cibo e bevande, hanno dichiarato lo stato di agitazione. Al centro della protesta le difficili condizioni lavorative e una mancanza di ascolto, più volte richiesto, da parte dei dirigenti.

"Quello che chiediamo non credo sia poi così impossibile e fuori dal comune. Siamo pagati poco più di 2 euro a consegna, che viene fatta col sole, la pioggia, la neve. Proprio per questo ci aspettiamo anche maggiore tutela, della nostra persona e degli strumenti che utilizziamo, quali bici e cellulari, totalmente a nostro carico. "

Il ritrovo a Porta Nuova, anche questo pomeriggio, per una biciclettata per le vie di San Salvario. Presenti anche i sindacati a cui i ragazzi si sono rivolti per maggiore tutela, e che circa 6 giorni fa hanno chiesto un incontro formale ai dirigenti stessi, che però hanno nuovamente mostrato indifferenza e silenzio. 

È in corso dunque la trattativa, dal momento che, inaspettatamente, uno dei rappresentanti dei dirigenti ha deciso di palesarsi di persona, proprio oggi:"Proviamo a risolvere le cose tra noi". Quest'ultimo si sarebbe reso disponibile a raccogliere le istanze dei ragazzi, per aprire così un dialogo che porti a miglioramenti. Il dirigente avrebbe inoltre dichiarato di voler fare da tramite con Gianluca Cocco, Managing Director Italy di Foodora.

Foodora si dichiara "dispiaciuta per le modalità con le quali si è manifestato il dissenso da parte dei collaboratori nella città di Torino. L'azienda si è sempre resa disponibile al dialogo diretto. Di fatto la start up, che opera sul mercato italiano da un anno, è un generatore di opportunità soprattutto per i giovani, nella maggior parte studenti, che possono gestirsi la collaborazione con totale flessibilità".

Gloria Ferrari

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