Torna per i Comuni la possibilità di consentire interventi di ristrutturazione edilizia su edifici già esistenti, con apposite premialità volumetriche. Questa in sintesi la modifica di legge approvata oggi in seduta comune dalle Commissioni Bilancio e Urbanistica, riunite in sede legislativa a Palazzo Lascaris e presiedute da Mauro Fava. Il disegno di legge 88, approvato in Aula a maggioranza (con 44 voti a favore e sei non partecipanti), si è reso necessario dopo la sentenza della Corte Costituzionale 119/2024 che aveva dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge urbanistica approvata l’anno scorso.
“Questa legge – ha spiegato l’assessore all'Urbanistica Marco Gallo – in seguito alla sentenza della Corte, reintroduce la possibilità di ristrutturare singoli edifici o gruppi di edifici con premialità volumetriche, come era già previsto dalla legge 16/2018. Con una apposita deliberazione i Comuni potranno individuare gli edifici esistenti su cui intervenire, sempre nel rispetto della corretta pianificazione, per agevolare il miglioramento della qualità urbanistica, paesaggistica, architettonica, statica, energetica e igienico-funzionale del territorio”.
Relatori del Ddl sono stati nominati i consiglieri Paolo Ruzzola (Fi) e Daniele Valle (Pd) che hanno entrambi apprezzato il risultato raggiunto: “Si tratta di un percorso istituzionale importante, partito dalle istanze del territorio e soprattutto dei Comuni – ha affermato Ruzzola”. “Stiamo recuperando gli elementi della legge 16/2018 – ha detto Valle – è un bene che ci siano strumenti per permettono il riuso dei tanti edifici già costruiti invece di consumare nuovo suolo vergine”. Durante il dibattito la consigliera Marina Bordese (FdI) è intervenuta per chiedere alcuni chiarimenti tecnici sulla legge all’assessore Gallo.
Al termine la consigliera Gianna Pentenero (Pd) ha sottolineato: “Ora abbiamo bisogno di una legge urbanistica adeguata alle nuove esigenze, come già promesso da Cirio in campagna elettorale”. L’assessore Gallo ha risposto: “ci stiamo lavorando, abbiamo già costituito un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati. Certamente la legge 56 del 1977 deve essere rivista in base alle esigenze attuali perché sono passati quasi 50 anni. Abbiamo già analizzato alcune proposte presentate, avremo presto un testo da condividere con le forze politiche per lavorare insieme ad una nuova legge urbanistica per il nostro Piemonte”.