“Politeama” è il nome di tanti cinema di provincia, di quelli vecchi, con le poltrone scomode e senza dolby surround, quelli che c’erano negli anni ‘50 e che da allora hanno allevato generazioni di cinefili. Tra questi Gianni Amelio, che ha chiamato il suo primo romanzo proprio come quel cinema che frequentava da ragazzo a Catanzaro: Politeama (Mondadori). Lunedì 17 ottobre alle ore 21 lo presenta al Circolo dei lettori, in dialogo con Gian Luca Favetto e accompagnato dalla voce di Giovanna Mezzogiorno che ne recita alcuni brani.
Dopo una lunga carriera cinematografica, segnata da grandi successi di pubblico e di critica e consacrata da numerosi premi internazionali, il regista de “Il ladro di bambini”, “Lamerica” e “Le chiavi di casa,” si affaccia alla scrittura con uno struggente romanzo di formazione, tenero e crudele, disperato e solare.
La storia è quella di Luigino che nel Sud povero degli anni Cinquanta, con una madre giovanissima rinchiusa in manicomio e un padre sconosciuto, vive un’infanzia di di rabbia e di stenti. Ma Luigino ha un sogno: cantare alla radio e magari nella nascente televisione. Quando questa via gli viene violentemente preclusa, decide di partire per Roma, alla ricerca di un proprio posto nel mondo, lungo una strada in salita, in un sofferto intreccio di ruoli e identità.