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Attualità | 18 ottobre 2016, 06:00

A Torino aumentano i clochard: pronto il piano di accoglienza per l'inverno

Nel Parco della Pellerina ricovero costituito da 38 moduli abitativi

A Torino aumentano i clochard: pronto il piano di accoglienza per l'inverno

 

A Torino aumenta il numero dei senza fissa dimora, ma anche dei servizi erogati, in controtendenza con il resto dell'Italia. Ieri, in occasione della Giornata mondiale della Lotta alla Povertà, sono stati presentati i dati della seconda indagine sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema, realizzata nel 2014.

Rispetto al 2011, è aumentato il numero di individui in stato di indigenza: si è passati da 47.648 a 50.724. Milano e Roma accolgono ben il 38,9% delle persone senza fissa dimora, seguite da Palermo (5,7%),  Firenze (3,9%) e Torino (3,4%). Per lo più si tratta di uomini, stranieri, con meno di 54 anni  e con un basso titolo di studio.

Rispetto al 2011, nel capoluogo piemontese, aumenta il numero di senzatetto, che passa da 1.424 a 1.729. Un’emergenza alle quale Torino ha deciso di rispondere con il raddoppio dei posti letto in strutture di accoglienza, maggiore attività di monitoraggio e assistenza in strada, coinvolgimento di realtà del terzo settore nell’offerta di soluzione abitative temporanee in contesto familiare, la ricerca di sponsor che sostengano le realtà impegnate nelle attività di accoglienza.

Il “Piano invernale 2016-2017” prevede l’allestimento di strutture temporanee di accoglienza come il ricovero costituito da 38 moduli abitativi attrezzati nel Parco della Pellerina, capaci di garantire fino a 152 posti letto. 

Stabilito, inoltre,l’aumento dell’offerta in strutture del privato sociale (è il caso, ad esempio, dei 45 posti messi a disposizione al Centro Come Noi Pertini gestito dal Sermig) e, nello specifico per famiglie in condizione di fragilità, in case comunali di ospitalità notturna (nell’istituto Cimarosa di via Ghedini e nella struttura di via Farinelli potrebbero trovare ospitalità nuclei familiari per complessive 75 persone).

Tra le altre attività potenziate da novembre a marzo, laBoa Urbana Mobile (il servizio itinerante notturno che contatta, monitora e offre assistenza alle persone in strada) e i servizi dell’ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba” di via Sacchi 49, a poche centinaia di metri dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova e gestito in collaborazione con le Asl.

 

Cinzia Gatti

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