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Attualità | 08 novembre 2016, 09:20

Finanziate le borse di studio 2016, preoccupazione dagli universitari per i fondi 2017

Comitato Sì Studenti Indipendenti:"Necessario un intervento strutturale per assicurare gli attuali livelli di quantità e qualità dei servizi, evitando tagli che avrebbero ricadute negative non soltanto sui borsisti ma su tutta la popolazione studentesca e comporterebbero rilevanti impatti anche a livello occupazionale"

Finanziate le borse di studio 2016, preoccupazione dagli universitari per i fondi 2017

Finanziate le borse di studio universitarie. La Giunta Regionale ha deciso di inserire nell’assestamento di bilancio 2016, alla voce diritto allo studio, quattro milioni e mezzo di euro. L’obiettivo è coprire al 100% le richieste.

“E' una notizia positiva.”- commenta il Comitato Sì Studenti Indipendenti, -“ nel corso delle ultime settimane abbiamo chiesto con forza un incremento delle risorse destinate ad Edisu e dopo lunghe pressioni, nonostante i silenzi e i rimandi iniziali, abbiamo ottenuto ciò che chiedevamo”. “Si tratta di una prima vittoria”, proseguono, “ma è bene sottolineare che queste risorse sono sufficienti ad affrontare solo nel breve periodo l'emergenza connessa alla copertura delle borse: la situazione resta ancora molto grave perchè mancano effettive garanzie rispetto all'incremento dei trasferimenti nel 2017 ed un impegno chiaro per assicurare adeguati finanziamenti a livello pluriennale”.

Diverse le criticità che restano ancora irrisolte, secondo il comitato, dal costo delle mense, residenze e aule studio, il cui costo è superiore ai trasferimenti regionali. “E’ necessario un intervento strutturale”, evidenzia “Sì Studenti Indipendenti”, “per assicurare gli attuali livelli di quantità e qualità dei servizi, evitando tagli che avrebbero ricadute negative non soltanto sui borsisti ma su tutta la popolazione studentesca e comporterebbero rilevanti impatti anche a livello occupazionale”.

Per domani mattina, mercoledì, è dunque previsto un presidio del gruppo davanti a Palazzo Lascaris, per continuare a tenere alta l’attenzione sul problema.

Cinzia Gatti

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