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Attualità | 24 novembre 2025, 13:15

Sala Rossa unita contro la violenza sulle donne: "A Torino alberi dedicati alle vittime di femminicidio"

Proposta unanime del Consiglio Comunale: nel 2025 in Italia uccise già 76 donne

A Torino piantare alberi da dedicare alle madre, mogli, figlie, nonne e nipoti vittime di femminicidio. È questa la proposta che arriva in maniera quasi unanime (Partito Democratico, Forza Italia, M5S, DemoS, Moderati, Torino Bellissima, Sinistra Ecologista, Torino Domani, Fratelli d'Italia, Torino Libero Pensiero) dalla Sala Rossa, alla vigilia del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne.

I numeri della violenza 

In Italia, dall'inizio del 2025 ad oggi, sono 76 le donne uccise. Persone nella maggior parte dei casi trucidate da mariti, conviventi ed ex partner. Sempre nel nostro Paese quest'anno gli ammonimenti delle Questure hanno superato i 7.571, con un aumento del 70.6% rispetto allo stesso periodo del 2024. 

I reati più contestati sono stalking (2.731) e violenza domestica (4.840). Il numero di braccialetti elettronici attivi sono 12.192, di cui la maggioranza per stalking. Numeri impressionanti: una piaga che non si arresta.

La proposta 

Per questo maggioranza e minoranza hanno deciso di dare un segnale, proponendo in maniera unitaria di individuare aree in Torino dove possono essere piantumati alberi da dedicare alle donne uccise della nostra Città. In parallelo la richiesta è di inserire anche un QR code che permetta di conoscere le vittime di femminicidio, con l'obiettivo di coinvolgere gli studenti e le studentesse delle scuole, così come fornire i numeri di telefono dei centri antiviolenza e dove poter chiedere aiuto.

Un'iniziativa che si somma alle panchine rosse e all'intitolazione del giardino alle "Donne vittime di femminicidio" in via Chambery.  "Dedicare un albero alle vittime di femminicidio - hanno spiegato le consigliere - vuole essere un atto di ricordo, commemorazione, ma soprattutto di sensibilizzazione. Restituire in qualche forma la vita a chi non c'è più, ma aiutare anche chi ha bisogno di aiuto o bisogno di denuncia".

"Vogliamo trasformare - ha aggiunto - il dolore in responsabilità collettiva. L'albero è radice, memoria e crescita. Non possiamo arrenderci davanti alla violenza e non dobbiamo dimenticare". L'obiettivo è poi coinvolgere le giovani generazioni. 

"L'amore non fa male"

"L'amore - hanno aggiunto - non fa male. L'obiettivo di atti come questo è portare ad un cambio di mentalità, a partire proprio dalle giovani generazioni". "Il dato politico più importante - ha sottolineato l'assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli - è il consenso generale di tutte le forze politiche attorno a questa proposta. È molto importante poi arrivare a percorsi di sensibilizzazione e di educazione sessuo-affettive fin dalle scuole dell'infanzia ".

Cinzia Gatti

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