"A Torino gli anni di piombo hanno lasciato 20 morti e centinaia di attentati. Questi numeri dovrebbero essere impressi, insieme ai nomi delle vittime, nella memoria collettiva della città. Evidentemente non è così per tutti". Lo scrive il senatore Pd Stefano Esposito, sul Facebook, iinvitando "istituzioni, forze politiche e sindacali e torinesi che non dimenticano a dire no alla presenza di Renato Curcio sabato 26 novembre a Torino".
Il capo, mai pentito né dissociato, delle Brigate Rosse è stato invitato sabato prossimo sotto la Mole a presentare il suo libro 'L'egemonia digitale' in occasione della celebrazione dei vent'anni del centro sociale Askatasuna - che stasera festeggia l'anniversario con una cena.
"Una sfida e uno sberleffo inaccettabile per Torino e per le famiglie dei morti - dice Esposito -. Sono almeno 10 anni che chiedo che quel centro sociale venga sgomberato e che si ponga fine all'attività di propaganda e pratica violenta condotta da questi signori. Oggi chiedo alle Istituzioni (Sindaco, Presidente della Regione, Prefetto), alle forze politiche e sindacali e ai torinesi che non dimenticano di dire no alla presenza di Curcio sabato 26 novembre a Torino. La memoria di quegli anni è un patrimonio prezioso che qualcuno vuole colpire e offendere."