Juventus, che reazione! Alex Sandro, Rugani e Mandzukic firmano il successo: contro l'Atalanta finisce 3-1

Vince e convince la Juventus di Massimiliano Allegri. Contro l'Atalanta, giunta allo Juventus Stadium forte di ben sei successi consecutivi, i campioni d'Italia sfoderano una prova di grande determinazione e riprendono la corsa in testa al campionato a sette giorni dalla stracittadina in casa del Torino. Il 3-1 finale rispecchia pienamente l'andamento della sfida di questa sera: troppa Juve per il team bergamasco.

LA PARTITA

Dopo un toccante minuto di silenzio in memoria dei giocatori della Chapecoense drammaticamente scomparsi nel recente disastro aereo in Colombia, la gara si apre con i padroni di casa subito aggressivi e vogliosi di gettarsi alle spalle la sconfitta patita domenica scorsa a Genova. I frutti dell'approccio "feroce" da parte dei bianconeri, si concretizzano al 15' quando Alex Sandro dopo una discesa sull'out sinistro, si accentra e con una conclusione velenosa beffa Sportiello. Trovato il vantaggio la pressione della Juventus non si placa e, trascinati da un sontuoso Pjanic, i campioni d'Italia mantengono il piede sull'acceleratore. Proprio grazie al numero 5 nasce l'azione del raddoppio: al 19' è infatti un corner magistralmente calciato dall'ex centrocampista della Roma che permette a Rugani di battere nuovamente il portiere ospite con un preciso colpo di testa. La serata super di Pjanic prosegue con il piatto forte della casa, il calcio piazzato, ma questa volta Sportiello si supera e nega il 3-0. Nel finale di frazione l'Atalanta prova a reagire, ma nonostante un prolungato break offensivo dalle parti di Buffon, i pericoli per il capitano bianconero sono nulli. Si va così al riposo sul 2-0 per il team di Massimiliano Allegri.

La ripresa si apre sulla stessa scia della prima metà di gara: la Juve attacca, l'Atalanta prova a limitare i danni. Dopo alcune sfuriate inconcludenti, è Marchisio al 63' a costringere Sportiello al grande intervento su una conclusione dalla distanza. La paratona dell'estremo difensore orobico è però il preludio al tris juventino, dal calcio d'angolo seguente infatti Pjanic imbecca Mandzukic che di testa corona una prestazione tutta grinta e sacrificio con una rete da vero bomber. Con il match ampiamente in mano, Allegri sostituisce Khedira, Mandzukic e Pjanic con Lemina, Cuadrado ed Evra: proprio uno dei subentrati (Cuadrado) prova subito ad impensierire la difesa nerazzurra, ma la sua conclusione viene bloccata da Sportiello. Mancato il poker, la Juve allenta la morsa e l'Atalanta ne approfitta con Freuler che all'82' trova il gol dell'1-3 con una deviazione sotto misura. Gli uomini di Allegri però non si scuotono e all'88' colpiscono un palo con Lemina, abile a raccogliere una presa difettosa di Sportiello ma impreciso nella battuta a rete. Il legno colpito dal mediano gabonese è l'ultima emozione della partita: dopo quattro minuti di recupero l'arbitro Irrati mette fine alle ostilità. La Juventus, dopo la giornataccia di Marassi, ritrova la vittoria attraverso una prestazione finalmente convincente e si avvia ad affrontare al meglio l'ultima gara della prima fase di Champions League. Mercoledì, sempre a Torino, l'appuntamento da non fallire con la Dinamo Zagabria: una vittoria infatti, garantirebbe il passaggio del turno come prima del girone. Dopodiché sarà già tempo di derby...

JUVENTUS - ATALANTA 3-1

RETI: 15' Alex Sandro, 19' Rugani, 64' Mandzukic; 82' Freuler.

JUVENTUS: Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (61' Lemina), Marchisio, Sturaro; Pjanic (77' Evra); Higuain, Mandzukic (75' Cuadrado). A disp. Audero, Neto, Benatia, Hernanes, Asamoah, Kean. All. Allegri.

ATALANTA: Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (55' Grassi), Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (74' D'Alessandro); Gomez, Petagna (55' Pesic). A disp. Bassi, Mazzini, Zukanovic, Migliaccio, Raimondi, Dramè, Bastoni, Latte Lath. All. Gasperini.

ARBITRO: Sig. Irrati di Pistoia.

AMMONITI: 26' Freuler (A), 31' Kessie (A) e Lichtsteiner (J), 35' Rugani (J), 70' Sturaro (J).