Sono l’intenso profumo di cacao che avvolge appena si passa la sua soglia e le vetrine colme di cioccolatini dalle forme e gusti più disparati che fanno capire che Pfatish è il posto giusto dove essere se si vuole dare sfogo alla propria voglia di cioccolato.
La pasticceria Pfatisch, in via Sacchi 42 (sotto i portici vicini a Porta Nuova), ha una storia centenaria di produzione artigianale di cioccolato, cioccolatini, paste e deliziosi pasticcini con una crema di nocciole che farebbero dimenticare qualsiasi brutta giornata.
Inaugurata nel 1915 dal famoso maestro di origine bavarese Gustavo Pfatisch nato nel 1887 a Fossano e presto arrivato a Torino, la pasticceria si trova in un negozio che ha il sapore antico dell’art decò, con i suoi pavimenti in legno scricchiolante, il bancone in marmo screziato, le specchiere, e due lampadari di Murano di inizi ‘900.
Nel retro della pasticceria si trova il laboratorio, dove continuano ad essere fatti, proprio come una volta, gianduiotti, tavolette, creme da spalmare e pralineria.
Nel 1934 la conduzione della pasticceria passò a Carlo Ferraris, già socio di Gustavo Pfatisch, e da allora appartiene sempre alla stessa famiglia.
La pasticceria, che è stata dichiarata locale storico d’Italia al pari di tanti altri nomi di cui si pregia la città di Torino, fu frequentata in passato da personalità come i principi e le principesse Savoia, il Duca d’Aosta, la contessa Calvi di Bergolo, la contessa di Mirafiori, Mario Soldati, Indro Montanelli, Norberto Bobbio e molti altri.
Ultimamente nel locale e nel laboratorio sono state girate svariate scene della fiction “Il grande Torino” con Michele Placido, Beppe Fiorello, e Tosca d’Acquino.