Non si placa la protesta delle famiglie che, in zona Falchera, occupano alcune abitazioni da luglio. L’incontro avuto ieri in Comune tra le istituzioni, il Comitato “Figli di Micciché” e ASIA-USB, per l’emergenza abitativa di Falchera, si è concluso con un nulla di fatto. Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha ribadito la mancanza, al momento, di soluzioni alla condizione di difficoltà di queste famiglie. Si tratta di nuclei famigliari in forte difficoltà economica che però non rientrano nei parametri ATC per l’assegnazione di una casa popolare.
Dopo il deludente incontro in Comune, ieri sera gli occupanti sono scesi in strada con un corteo, bloccando il traffico e i tram in zona Falchera. «Come da mesi ribadiamo – si legge nel comunicato diffuso da ASIA-USB – il problema delle famiglie occupanti di Falchera è un problema politico, causato dalla carenza cronica di alloggi destinati ad uso sociale e da criteri che escludono larghe fette di popolazione dalla possibilità di vedersi assegnato un alloggio popolare». Il sindacato ha sottolineato la mancanza di proposte da parte dell’amministrazione comunale: «Ancora una volta, a fronte della richiesta di garantire una vita degna alle persone che si sono trovate costrette ad occupare gli alloggi, la risposta è di nuovo l’assenza di fondi, una risposta che suona come un’autoassoluzione da parte di chi è stato eletto dalle periferie per portare un cambiamento concreto nei confronti dei bisogni dei cittadini».
Tra giugno e luglio di quest’anno, alcune famiglie hanno occupato degli alloggi ATC alla Falchera, resistendo agli sgomberi anche grazie all’intervento di altri cittadini della zona e associazioni. Le tensioni tra residenti e forze dell’ordine sono andate avanti per alcune settimane in attesa, poi, di incontrare le istituzioni per cercare una soluzione. Così, però, non è stato.
In merito all’incontro avuto ieri, ASIA-USB ha poi avanzato alcune proposte, come il rilancio dell’edilizia pubblica attraverso il riutilizzo degli stabili vuoti o lo sblocco dei 35 milioni di euro di fondi Ex Gescal destinati alla Regione Piemonte. «Usciamo dall’incontro ribadendo – si chiude il comunicato – che a maggior ragione le famiglie di Falchera non lasceranno questi alloggi senza una soluzione abitativa concreta, la lotta per il diritto alla casa continua e non ci fermeremo finché non lo otterremo».