La seconda edizione del Fish&Chips Film Festival, dedicato al cinema erotico, si terrà al Cinema Massimo dal 19 al 22 gennaio, il Museo Nazionale del Cinema è infatti partner della manifestazione. La rassegna, che l’anno scorso ha registrato un grande successo di pubblico, torna quindi a portare il sesso sul grande schermo. Non è solo pornografia, ma anche l’occasione per comprendere un fenomeno e superare gli ultimi tabù. Perché la sessualità, che si racconti o meno, è parte della vita di tutti.
Si comincia giovedì 19 alle 21, nella sala 1 del Cinema Massimo, con il cult di animazione “Belladonna of Sadness” di Eiichi Yamamoto, anime ambientato nella Francia medievale popolata da demoni e spiriti. Una storia di violenza e stregoneria, dalla quale emerge il forte carattere di Jeanne, la protagonista.
Prima del lungometraggio inaugurale, sarà proiettato un altro film di animazione, il corto di 8 minuti intitolato “Peep Show”, diretto da Rino Stefano Tagliaferro.
“Anche quest’anno – ha spiegato la direttrice di Fish&Chips, Chiara Pellegrini – il festival proporrà al pubblico proiezioni, incontri ed eventi che difficilmente troverebbero spazio nei circuiti mainstream. L’attenzione è rivolta a produzioni indipendenti e di qualità, in cui la tematica principale è la sessualità nelle varie forme e declinazioni”. E nella rassegna, infatti, trovano spazio produzioni interessanti, in grado di sollevare questioni legate alla nostra società. Ci prova, ad esempio, “Churchroad” di Robin Vogel (Svezia, 2016), che mostra la vita di uno dei locali gay più noti di Amsterdam, dove la sessualità viene vissuta in maniera aperta e senza limiti (sabato, 16.30). Oppure “Hide and Seek” di Joanna Coates (Regno Unito, 2014), versione ribaltata del “Teorema” di Pasolini in cui due coppie scambiste subiscono lo scompiglio causato dall’arrivo di un quinto elemento (venerdì, 20.30).
Poi gli omaggi. Giuliana Gamba, prima regista italiana a cimentarsi con il genere hard, sceneggiatrice e produttrice. Giovedì alle 18 sarà proiettato il suo film “La cintura”, opera tratta da un testo teatrale di Alberto Moravia e che segna il passaggio, per la regista, dal cinema hard al cinema erotico.
Fish&Chips omaggerà anche l’attrice Marilyn Chambers con due film: sabato sarà proiettato “Rabid – Sete di sangue”(1977), diretto da David Cronenberg, noto per opere come “La mosca” e “Crash”; domenica toccherà a “Behind the Green Door” (1972) di Artie e Jim Mitchell, l’opera che lanciò l’attrice americana, scomparsa nel 2009.
Tutti in anteprima nazionale gli 11 lungometraggi in concorso, mentre i corti in concorso sono 32. I vincitori saranno premiati domenica 22 gennaio alle ore 21, nella sala 3 del Cinema Massimo, prima della proiezione di sei corti di “Fourchambers”, progetto della performer Vex Ashley.
Ad accompagnare Fish&Chips ci saranno due mostre. Giovedì 19 gennaio, alle 18, sarà inaugurata “Il punto Q. Sollecitazione e provocazioni dell’artista spagnolo Luis Quiles”, curata da 001 edizioni, presso lo studio Spacenomore (Palazzo Granieri della Roccia, via Bogino 9) alla presenza dell’artista. Sempre giovedì, ma alle 19, si aprirà “A Humble Bow” di Tomaso Clavarino, presso la Tonin Gallery (via San Tommaso 6).
In programma anche quattro incontri in collaborazione con il DAMS di Torino, tra cui “Il genere pornografico nell’epoca dei porn tubes” (tra i partner del festival, peraltro, c’è anche il portale web Pornhub) e “Cake is better than sex. Il piacere secondo gli asessuali”, progetto artistico a cura di Irene Pittatore.














