Capodanno sotto la Mole, o meglio: dentro l’Inalpi Arena e al Teatro Regio per Torino. Cambio di programma per la fine del 2025 nel capoluogo del Piemonte, che per il conto alla rovescia si sposta dalla piazza al chiuso, per motivi di “coesistenza” con i lavori e i cantieri in centro. Ma sarà in ogni caso “Torino time”, come dice lo slogan scelto per l’evento.
Planet funk, Bambole di pezza e Deejay time
La sera del 31 sarà musica dal vivo con grandi artisti a 360 gradi, mentre il primo giorno del 2026 porterà con sé il concerto di musica classica. A San Silvestro si ballerà e ci si muoverà a ritmo dei brani della punk band al femminile delle Bambole di Pezza (che proprio nelle scorse ore hanno avuto la conferma della loro partecipazione anche al Festival di Sanremo), seguite dai Planet funk, gruppo storico italiano della pop dance internazionale. L’apertura sarà affidata alle giovani Irossa.
Presentano Marco Maccarini e Beba
Sul palco, a presentare, Marco Maccarini (ex volto di Mtv) e la rapper torinese Beba. Mentre dopo il brindisi e l’inizio del nuovo anno si proseguirà con il Deejay time live creato da Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso.
Ingresso gratuito con cauzione
L’ingresso è gratuito, ma bisognerà dare una cauzione di 5 euro tramite Satispay. Chi parteciperà se la vedrà restituita, mente i posti presi e non occupati vedranno la quota di cauzione destinata alla Fondazione ricerca Molinette. I biglietti saranno resi disponibili in due finestre: una dal 3 dicembre alle 12.30 e poi, il resto, l’8 dicembre, il 15 e il 22, fino a esaurimento.
Lo Russo: “Festa per tutti i gusti”
“Il Capodanno si conferma un momento di festa per tutti i tipi di pubblico e di gusto - dice il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Non saremo in piazza per una questione di sicurezza legato ai lavori in via Po e quindi all’impossibilità di montare il palco in piazza Castello”.
“Sarà un esperimento e vedremo come andrà - prosegue -: oggi apriamo con il calendario dell’Avvento la prima casella qui in piazza San Giovanni e iniziamo le nostre celebrazioni. Ma dobbiamo pensare anche a chi vive situazioni davvero complesse e non può permettersi festeggiare questo periodo, ma vogliamo dare anche un messaggio di speranza”.
Carretta: “La musica per celebrare anni importanti”
“Ci siamo affidati alla musica per ripartire da un momento buio della nostra storia recente - dice Domenico Carretta, assessore comunale ai Grandi Eventi - e per quest’anno ci affidiamo alla struttura più bella ed efficiente d’Italia, in grado di accogliere grandi eventi sportivi e musicali. Sarà tempo di Torino: lasciamo un anno particolare con gli 80 anni della Liberazione, ma sarà particolare anche quello che arriva con gli 80 anni della Costituzione, la più bella, che dobbiamo sempre difendere e tutelare. Lo facciamo passando attraverso la musica e la gratuità”.
Primo giorno in stile “classico”
Terza edizione, invece, il giorno del primo gennaio con “Torino sei Regio”, serata nel segno di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi e molto altro ancora. Si esibirà l’Orchestra del Teatro Regio, ma anche il soprano Roberta Mantegna, il mezzo soprano Antoinette Dennefeld, i tenori Julien Henric e Pablo Martinez, il baritono Roberto de Candia, il basso Davide Giangregorio. Dirige il maestro Marco Alibrando, già protagonista lo scorso anno.
In questo caso l’ingresso costerà 5 euro, che sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul cancro.
“Ormai è una tradizione anche molto consolidata dopo l’atto di fede del primo anno - dice l’assessora comunale alla Cultura, Rosanna Purchia -. Dopo due anni suonando in piazza, ora arriviamo al Regio. Si tratta di una grande opportunità, legata alla storia della città”.

















