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Scuola e formazione | 20 gennaio 2017, 19:44

Quanto costano i posti letto delle residenze EDISU Piemonte? Un successo il seminario alla Residenza Cavour

La giornata ha voluto essere soprattutto un’occasione di confronto tra gli operatori del settore sulle diverse problematiche inerenti la gestione delle residenze universitarie, nonché di ascolto degli studenti-utenti del servizio abitativo

Foto generica

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Questa mattina si è tenuto il seminario “I costi di gestione delle residenze universitarie” presso l’Aula Magna della Residenza Cavour con la finalità di presentare i principali risultati della ricerca “Il costo di gestione delle residenze universitarie: un’analisi comparativa” realizzata dall’Osservatorio regionale per l’Università e per il Diritto allo studio della Regione Piemonte.

L’obiettivo dello studio è stato quello di stimare il costo unitario per posto letto delle residenze EDISU Piemonte in comparazione a quello di altre realtà, al fine di individuare eventuali margini di efficientamento. A tale scopo sono stati coinvolti nell’analisi altri tre enti: il Collegio universitario di Torino “Renato Einaudi”, l’Azienda DSU Toscana e l’ARDISS Friuli Venezia Giulia.

La giornata ha voluto essere soprattutto un’occasione di confronto tra gli operatori del settore sulle diverse problematiche inerenti la gestione delle residenze universitarie, nonché di ascolto degli studenti-utenti del servizio abitativo.

La mattinata si è conclusa con un focus sui finanziamenti e gli esiti della L. 338/00.

Il sistema universitario rappresenta uno dei fattori di crescita della collettività piemontese sia sotto il profilo culturale che socio-economico, per questo non può che essere un obiettivo strategico nel programma di sviluppo della Regione Piemonte. Si tratta di un sistema di eccellenza come dimostrano i dati sull’incremento delle immatricolazioni, peraltro in controtendenza rispetto al contesto nazionale.

Negli ultimi dieci anni è cresciuta l’attrattività degli atenei: la popolazione universitaria è aumentata del 20% in Piemonte - equivalenti a circa 18mila iscritti in più dal 2005/06 al 2015/16 -, e ciò è dovuto essenzialmente all’aumento degli studenti e delle studentesse provenienti da fuori regione, in particolar modo siciliani e pugliesi, e dall’estero. A livello nazionale, invece, nello stesso arco temporale si registra un calo degli iscritti dell’8%. I fattori che guidano la scelta degli studenti e delle studentesse sono molteplici, alcuni endogeni, tra cui certamente la varietà e la qualità dell’offerta formativa e il prestigio dell’ateneo; altri esogeni, legati al contesto in cui è insediato l’ateneo: le condizioni del mercato del lavoro, la rete di trasporti, i servizi offerti agli studenti. Assicurare dei servizi agli studenti, auspicabilmente di qualità, dunque, fa la differenza nella scelta dell’ateneo.

In questa ottica, il governo regionale in carica ha ripreso a investire nel sistema del sostegno agli studenti e alle studentesse, decidendo di incrementare i finanziamenti, grazie ai quali è riuscita a garantire nel 2015/16 la borsa di studio a tutti gli aventi diritto, dopo quattro anni in cui la percentuale di copertura è stata inferiore al 100%, e a ricevere al contempo, per questo motivo, maggiori risorse dallo Stato.

Nel sistema del sostegno agli studenti le residenze universitarie rivestono un ruolo cruciale poiché le ricerche svolte sui costi di mantenimento individuano nell’alloggio la voce di spesa più cospicua per gli studenti fuori sede, quindi l’offerta abitativa ad un prezzo calmierato rappresenta un importante elemento di leva nella fase decisionale della sede di studio. Questa analisi, tuttavia, evidenzia attraverso le parole degli studenti e delle studentesse che vivono in residenza universitaria, che il posto non costituisce soltanto un aiuto economico bensì un significativo elemento di crescita, di scambio, di supporto negli studi, un lievito straordinario delle conoscenze ed esperienze.

La residenza è un luogo in cui si forma una comunità di giovani studenti. Dai tre focus group condotti con studenti residenti nei collegi universitari (EDISU Piemonte e Collegio Einaudi), appare evidente come il servizio abitativo non rappresenti per essi semplicemente un posto letto a tariffe calmierate, bensì conseguono dall’alloggio in residenza un notevole valore aggiunto perché: “Si costruisce una specie di famiglia, si lega molto, si conoscono diverse culture… anche gli stranieri”; “comunque si cresce, si impara a rispettare gli altri, a vivere insieme”; “non lo cambierei per una casa che non ti dà la possibilità di conoscere tanta gente come qui, di fare comunità, che per i ragazzi giovani penso sia importante”; “perché è vivere in una comunità che ti permette di essere al contempo autonomo e di avere tanti contatti. E’ davvero stimolante sotto tanti punti di vista, a livello culturale, perché c’è tanto scambio tra persone che fanno cose diverse”.

Negli ultimi due anni l’attuale gestione di Edisu ha operato un riordino che ha razionalizzato l’intero sistema. Una riduzione complessiva del costo dei servizi di circa il 17% a servizi sostanzialmente invariati, sia qualitativamente sia quantitativamente. Tuttavia lo studio condotto dall’Osservatorio mette chiaramente in evidenza come sia ancora possibile intervenire sui costi di gestione e come nello specifico sulle residenze come ci siano margini significativi di riduzione dei costi.

La ricerca evidenzia, da un lato, lo standard elevato delle residenze EDISU (il 60% dei posti letto sono in residenze fully-equipped), ma dall’altro, che ci sono senza ombra di dubbio dei margini di manovra di miglioramento dell’efficienza. Rispetto almeno a tre voci di costo – portierato, pulizia e canoni di locazione/concessione – EDISU Piemonte, per scelte delle passate gestioni, sostiene un costo medio unitario più elevato rispetto alle altre tre realtà prese in esame.

Il numero di posti gestiti da EDISU è cresciuto in misura rilevante negli ultimi 15 anni, essendo più che triplicato dal 2000 ad oggi, l’incremento è stato consistente soprattutto nel 2006, anno in cui l’EDISU ha acquisito le residenze olimpiche mentre negli anni seguenti il trend è tendenzialmente costante. Nel 2006 il numero di posti letto si è ulteriormente ampliato soprattutto a seguito della riconversione in residenzialità universitaria degli alloggi costruiti in occasione delle Olimpiadi invernali (Villa Claretta, Borsellino e Olimpia), nonché per la concessione in comodato d’uso gratuito da parte del Comune di Torino della residenza San Liborio (ristrutturata dall’EDISU anche avvalendosi dei fondi della l. 338/00).

Il costo complessivo sostenuto da EDISU Piemonte per le 24 residenze attive nel 2014, al netto del costo del personale amministrativo, ammonta a circa 12,3 milioni di euro, di cui il 52,9% “assorbito” da sole tre strutture, quelle con le dimensioni più ampie, le cosiddette residenze olimpiche: Borsellino, Villa Claretta e Olimpia. Il costo delle 3 residenze olimpiche EDISU Piemonte, al netto del costo del personale amministrativo, 2014: La residenza Borsellino con 404 posti letto, ha un costo totale annuo di 2.254.106 euro, ben il 18,3% del costo di tutte le residenze EDISU. Il costo unitario del singolo posto letto è di 5.579 euro l’anno. La residenza Claretta con 430 posti letto, costa in totale 2.180.714 euro l’anno, il 17,7% del costo di tutte le residenze. Il costo unitario del singolo posto letto è di 5.071 euro l’anno. La residenza Olimpia con 391 posti letto, ha un costo totale annuo di 2.080.122 euro, ben il 16,9% del costo di tutte le residenze. Il costo unitario del singolo posto letto è di 5.320 euro l’anno.

Il costo unitario per posto letto varia in misura significativa sia da residenza a residenza all’interno dello stesso ente, sia tra gli enti: è pari, in media, a 4.973 euro presso EDISU Piemonte, a 3.056 euro nell’Azienda DSU Toscana, a 2.780 euro presso ARDISS FVG, infine la residenza Valentino del Collegio Einaudi costa 2.877 euro a posto letto. Dalla ricerca emerge chiaramente come il costo unitario per posto letto sostenuto da EDISU sia maggiore rispetto alla media di DSU Toscana e ARDISS FVG, ma questo dato è decisamente falsato dal costo delle tre strutture ex olimpiche che da sole costano 6,5 milioni di euro (52,9%) dei 12,3 necessari per tutte le residenze EDISU.

I canoni di concessione delle strutture ex olimpiche, comprensivi dei costi di investimento e di gestione, richiederanno uno studio di approfondimento dedicato per valutarne la congruità, mentre sono stati individuati dei costi rispetto ai quali esistono margini di miglioramento come il portierato e la pulizia e una serie di altri costi, utenze acquisto di beni e servizi, vigilanza, allineati a quelli degli altri Enti regionali esaminati.

In conclusione, questa ricerca ci fornisce degli elementi conoscitivi e degli spunti di riflessione che confermano l’importanza di condurre analisi di questo tipo, soprattutto a carattere comparativo, in un ottica di trasparenza verso i cittadini e di ri-orientamento delle scelte gestionali.

c.s.

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