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Cultura e spettacoli | 06 marzo 2017, 13:30

A settembre riaprono le nuove OGR

Due settimane di eventi per presentare il progetto di rinascita, finanziato da Fondazione CRT con 90 milioni. Quaglia (presidente di Fondazione CRT): “Le OGR siano uno strumento per la città e per tutti”

A settembre riaprono le nuove OGR

Le nuove OGR apriranno al pubblico il 30 settembre 2017, con due settimane di eventi a ingresso gratuito, chiamati “Big Bang”. La riqualificazione, curata dalla Fondazione CRT e finanziata con 90 milioni di euro, punta a trasformare l’area in un “distretto della creatività e dell’innovazione”.Gli spazi delle ex Officine Grandi Riparazioni (20.000 mq coperti), tra corso Castelfidardo e via Paolo Borsellino, saranno quindi suddivisi secondo diverse attività: arte contemporanea, musica e teatro, enogastronomia, formazione e innovazione. 

Sul programma delle iniziative, però, c’è ancora il massimo riserbo, perché saranno svelate di volta in volta durante un percorso di avvicinamento all’inaugurazione.
Tuttavia, ha assicurato Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR, c’è già una programmazione stabilita fino all’inizio del 2018, con alcune ipotesi anche per il 2019. “Il 3 novembre – ha annunciato – aprirà un progetto espositivo organizzato con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che nel 2017, festeggia i suoi 25 anni. Ci saranno tre curatori: Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York, Marl Rappolt, caporedattore della rivista “Art Review”, e l’artista Liam Gillick”.

Tra le altre istituzioni coinvolte ci sono anche il Museo Egizio, Palazzo Madama, il MAO, la GAM e il Castello di Rivoli. Sarà una collaborazione che occuperà una parte della “manica nord” delle OGR, quella dedicata all’arte contemporanea.

Ma ci saranno attività importanti anche nell’altra parte della manica, quella dedicata a teatro e musica, con una collaborazione già attiva come quella con TPE – Teatro Piemonte Europa. Un programma di eventi dal vivo coinvolgerà anche Club to Club, il cui direttore artistico, Sergio Riccardone, si è anche occupato del programma di “Big Bang”.
Tra i partner della manica nord spicca però Artissima, che durante l’edizione 2017 sarà presente anche alle OGR con alcune iniziative.

L’obiettivo è quindi creare un luogo che sia punto di riferimento per la città, creando collaborazioni tra enti e istituzioni, come già avvenuto, che è l’auspicio del presidente Quaglia, come ha sottolineato durante la presentazione del progetto, avvenuta nella prestigiosa cornice del Teatro Carignano.
“Quando si tratta di attività filantropiche – ha aggiunto Massimo Lapucci, direttore generale delle OGR – bisogna osare e essere coraggiosi. Abbiamo avviato un dialogo con enti e istituzioni del territorio, come l’Università e il Politecnico di Torino”.

Questo vale soprattutto per la “manica sud”, che ospiterà attività di formazione e innovazione, aperte anche ad aziende del territorio ma non solo. “OGR vuol dire anche Porta Susa – ha aggiunto Lapucci – dove c’è un collegamento rapido con la città di Milano, che può aprire a nuove collaborazioni”.Il “transetto”, cioè i locali intermedi che collegano le due maniche, a comporre la “h” che compone le OGR, saranno invece dedicati all’enogastronomia.

Il percorso di rinascita delle OGR è iniziato nel 2012, con l’acquisizione della struttura da parte di CRT, ma già nel 2008 l’ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, chiese alla Fondazione di farsi carico della riqualificazione dell’area. Dopo alcuni eventi di “test” (nel 2013), che hanno accolto oltre 120.000 visitatori in 5 mesi, sono partiti i lavori. “Se questa acquisizione non fosse stata fatta – ha sottolineato Giovanni Quaglia, presidente di Fondazione CRT – e se le OGR, quindi, non avessero avuto un percorso di iniziative in attesa del cantiere, credo che oggi avrebbero molti problemi in più”.
L’ipotesi, ora, è che in futuro le OGR possano creare anche nuovi posti di lavoro, stimati in 150, facendo da volano per attività culturali e imprenditoriali.

Paolo Morelli

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