La commissione Lavoro della Camera ha approvato l’abrogazione dei voucher. In agricoltura, così, vengono a perdere l’opportunità di lavorare soprattutto i giovani studenti, i pensionati ed i cassa integrati, impiegati in attività stagionali.
“La cancellazione totale dei buoni lavoro rischia di favorire il lavoro illegale, fortemente combattuto dalla nostra Organizzazione – fa notare Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – I voucher, infatti, hanno aiutato ad avvicinare in modo trasparente al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti pensionati, offrendo loro un’opportunità di integrazione al reddito”.
A livello nazionale, in campo agricolo sono stati venduti, nell’ultimo anno, circa 2 milioni di voucher per un totale di 350 mila giornate di lavoro.
“In Piemonte il numero annuo si attesta sui 200 mila voucher e vengono utilizzati soprattutto nelle province di Cuneo, Alessandria, Asti e Torino – spiega il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – Quella dei buoni lavoro è una formula assolutamente sostenibile per l’agricoltura che, oltretutto, è stata utile a colmare un vuoto che, prima della loro introduzione, era presente. I voucher – ricorda Rivarossa – erano nati proprio in agricoltura, nel 2008, per la vendemmia allo scopo di semplificare e snellire le procedure”.