“Basta ampliamenti delle discariche di Chivasso, chiusura definitiva di tutte e quattro le discariche e rapida messa in sicurezza di tutta l'area”. Questo viene chiesto in una lettera consegnata al sindaco Libero Ciuffreda e al vicesindaco della Città Metropolitana, Marco Marocco. Un lettera firmata da 1342 cittadini chivassesi e dei dintorni. “Ce l'hanno chiesto loro stessi, i cittadini – afferma Salvatore Gregorutti che, con Ugo Franchi, si è adoperato per la raccolta delle firme -. Hanno capito il problema e vogliono che si faccia presto per risolverlo. Ben 900 firme sono di cittadini chivassesi”.
La lettera ribadisce la contrarietà all'ampliamento delle discariche gestite da Smc al progetto denominato “Wastend, l'officina del futuro” seconda edizione, presentato il 15 luglio dello scorso anno. Su questo aspetto pendono le controdeduzioni presentate dai comitati ambientalisti, sulle quali la decisione della conferenza dei servizi metropolitana è stata già rinviata di un mese, ed è nuovamente scaduta il 5 aprile.
“Non vogliamo – si dice nella lettera che porta come primi firmatari Salvatore Gregorutti (Movimento ambientalista chivassese) e Ugo Franchi (Comitato ambientale Vivi Chivasso) - vedere le sorti del territorio ipotecate per altri 45 anni (15 più trenta di post mortem). Devastazione e inquinamento hanno ormai raggiunto dei livelli inaccettabili. Chiediamo un impegno delle istituzioni per rendere possibile la restituzione del territorio in salute a coloro che vi abitano e che vi fanno crescere i propri figli. Gli attacchi continui al territorio e le concessioni fatte in passato non dovranno più esserci. Ricordiamo i carichi ambientali già presenti a Chivasso: discariche, cave, centrale Biogen, Edipower, ex stabilimenti Lancia, deposito Esso, Rivoira”.