Dopo dieci anni, il fondo nazionale per la Montagna ritorna a essere dotato di risorse, a beneficio del sistema economico delle Terre Alte. Ieri, la Conferenza Unificata riunita a Roma ha dato il via libera al bando proposto dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Enrico Costa che ha scelto di dare priorità al contrasto della desertificazione commerciale. Il Fondo, per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro, è destinato ai Comuni totalmente montani, in cui gli esercizi commerciali non siano presenti o siano carenti. I Comuni interessati potranno richiedere il finanziamento da destinare per le seguenti finalità:
a. incentivazione agli esercizi commerciali per l'avvio, il mantenimento o l'ampliamento dell'offerta commerciale anche in forma di multiservizi (tra cui, acquisto di arredamento, realizzazione o partecipazione a siti di e-commerce, acquisto o noleggio di strumenti per la realizzazione di internet point);
b. servizi di consegna su ordinazione delle merci a domicilio;
c. servizi di trasporto, ove mancanti o non sufficienti a rispondere alle esigenze della popolazione locale con particolare riferimento a quella residente nelle frazioni, per il raggiungimento delle sedi dei mercati nell'ambito dei territori montani.
Solo in Piemonte sono 80 i Comuni senza un'esercizio commericiale, 300 quelli dove il rischio di non avere più un bar o un negozio è forte. Almeno 600 i Comuni senza esercizi commericiali in Italia.
L'Uncem plaude all'iniziativa, con il rifinanziamento del fondo nazionale per troppi anni rimasto senza copertura. "Ringrazio il Ministro Costa per il suo impegno - spiega Lido Riba, presidente Uncem Piemonte - Lo abbiamo condiviso in diverse occasioni. Questo tassello, nelle politiche nazionali e locali, è molto importante. Dare alla montagna nuovi strumenti per generare impresa e valore è fondamentale. Il fondo di 20 milioni di euro può certamente aiutarci a proseguire un intenso lavoro che stiamo facendo anche verso la 'fiscalità di vantaggio', che deve essere presto introdotta nelle aree montane".
Per Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem, è importante "il coinvolgimento dei Comuni e delle Unioni montane. Garantire servizi e opportunità di crescita socio-economica è indispensabile. Bene ha fatto il Parlamento a garantire il rifinanziamento e la pluriennalità del fondo, che troverà ulteriore ossigeno grazie alla legge sui piccoli Comuni e le aree montane che presto verrà varata dal Senato".
Il Bando nazionale, che si aprirà a breve, prevede il finanziamento di:
- 57 progetti di durata pluriennale (tre per regione) da 100 mila euro ciascuno, per un importo totale di 5,7 milioni di euro;
- 57 progetti di durata pluriennale (tre per regione) da 100 mila euro ciascuno, per un importo totale di 5,7 milioni di euro;
- 534 progetti annuali da 25 mila euro ciascuno, ai quali sono destinati complessivamente 13.350.000 euro. Queste quote sono attribuite a ciascuna regione sulla base di coefficienti individuati dall'Istat.Alla valutazione dei progetti provvede ciascuna regione, che stilerà una graduatoria finale tenendo conto dei seguenti criteri sulla base delle richieste presentate dai comuni:
a. assenza o carenza di esercizi commerciali nel territorio comunale;
b. destinazione del finanziamento ad attività commerciali che funzionino anche come dispensatrici di servizi utili per la popolazione;
c. incremento dell'occupazione della popolazione locale;
d. destinazione del finanziamento alla creazione di centri multiservizi in cui sia inclusa la vendita di prodotti locali.
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