Cultura, Christillin: "Buona gestione e ricerca la ricetta vincente. A Torino e non solo"

Museo Egizio, Orchestra sinfonica della Rai, ma anche realtà emergenti come Collettivo Superbudda e le poesie - ormai famose - di Guido Catalano.

Torino e il Piemonte sono stati rappresentati così, al grattacielo di Intesa Sanpaolo all'iniziativa "Il bello dell'Italia". Evelina Christillin, alla guida del museo più famoso di Torino, ha riassunto il triplice segreto che sta dietro il rilancio dell'ente. Uno di questi è "l'idea di investire su curatori a seconda dei settori che potessero studiare la collezione che giaceva un po' obliata nei magazzini".

"Questo vuol dire - ha spiegato Christillin -vin primis di numeri, da quando abbiamo aperto il museo abbiamo un auto finanziamento del 118 percento. Abbiamo archivi straordinari - ha proseguito - stiamo digitalizzando tutto, affinché ovunque nel mondo si abbia tutto il materiale. Un secondo fondo è dedicato alla sicurezza sui reperti che devono essere conservati in modo ottimale".

"Terza cosa - ha concluso - su un rifacimento parziale, è pensare alla lontana, al 2024, l’anno del bicentenario del museo Egizio. Mettere insieme buona gestione e ricerca è quel che dobbiamo fare, se non ci fossero state le Olimpiadi non avremmo avuto lo sviluppo che c'è stato". Per Michele Coppola, responsabile delle attività culturali di Intesa, ad aiutare la cultura ci sono anche le banche. "La banca si fa carico del sostegno economico per restaurare ma anche per dialogare con le istituzioni - puntualizza - sono 170 le realtà restaurate nel 2016".