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Attualità | 07 maggio 2017, 14:02

Dal 1848 a Chivasso la ditta Besso, oggi Onoranze Funebri

Dagli albori, quando svolgeva il servizio di tramvay a cavallo, fino ai giorni nostri. Il padre dell'attuale titolare era un Asso dell'Aeronautica

Dal 1848 a Chivasso la ditta Besso, oggi Onoranze Funebri

La Onoranze Funebri Besso è tra le più antiche ditte chivassesi, ben 167 anni di storia imprenditoriale tutti legati attorno a un'unica famiglia. Nasceva infatti nel 1848 un'azienda famigliare per i servizi pubblici, stallaggi, garzoni e noleggio carrozze. Agli inizi del '900 l'attività contava già una ventina di dipendenti. Il bisnonno dell'attuale titolare (Sandro Benco che ha preso in mano le redini della ditta dalla mamma Caterina Besso), Silvestro Besso, svolgeva il servizio di tram trainato da cavalli, che faceva il servizio da Chivasso a Torino, e di “taxi”, sempre con carrozze trainate da cavalli. All'esposizione internazionale di Genova (1912- 1913) la ditta di Silvestro Besso fu premiata con una medaglia d'oro.

Il servizio di taxi in carrozza prosegui fino al Dopoguerra, poi arrivarono le automobili. “Nonno Carlo – ricorda Sandro Besso – fu purtroppo anche costretto a farsi qualche mese di prigione. Era il 1943 e due zingari si fecero accompagnare a Foglizzo. Lui si portava sempre dietro il suo fedele cane lupo e l'inseparabile coltello per difendersi da eventuali aggressioni. A metà strada, tra Chivasso e San Benigno, i due, armati di coltello, tentarono di rubargli carrozza e cavalli, ma nonno Carlo reagì ferendo a morte uno degli aggressori e costringendo alla fuga l'altro. Fu messo in prigione per eccesso di legittima difesa. Un problema che, come vediamo, è di strettissima attualità”. La sede dell'azienda è sempre stata nell'attuale centralissima via Torino 28, lungo tutto il periodo delle sue costanti evoluzioni, c'era anche una scuderia con una decina di cavalli in tre stalle, in vicolo Pescatori. Si cominciarono poi a svolgere i primi servizi funerari; la ditta Besso si occupava di cavalli e carrozze i falegnami delle casse. Poi si passò alle imbottiture e gli zinchi: “Fin da piccolo – sottolinea Sandro Besso – imparai a fare gli zinchi da nonno Carlo”.

E c'è una storia nella storia, quella del papà di Sandro, Rodolfo Benko, marito di Caterina (molto conosciuta in città soprattutto per essere stata insegnante nelle scuole elementari chivassesi).

Rodolfo, nato nel 1916 in Austria, era un Asso dell'Aeronautica Militare italiana, per lungo tempo componente dei Diavoli Rossi, in quella che fu la pattuglia acrobatica fino al 1940, poi sostituita dalle attuali Frecce Tricolori. Conobbe Caterina quando era di stanza a Casale Monferrato, nel reparto dell'aeronautica di Cccia Notturna. Gli fu data l'onoreficenza della medaglia d'argento al Valor Militare, per aver abbattuto cinque caccia nemici, conquistando così il titolo di Asso. Con un biplano Fiat Cr42 partecipò alla Campagna d'Africa e con un Aermacchi MC 202 alla difesa di Roma, nel 1943, con il 53esimo Stormo del generale triestino Marsan. Finita la guerra, il capitano Rodolfo Benko, poi italianizzato in Benco, iniziò a lavorare per la Fiat, nel settore aeronautico, facendo il pilota collaudatore di aerei e, in seguito, lasciata la Fiat divenne capo dell'Ufficio Collocamento del Comune di Chivasso.

Una passione, quella dei motori di ogni genere, che fu trasmessa anche al figlio Sandro: “Iniziai a lavorare alla Lancia, a Torino – racconta – nel settore Esperienze Corse Lancia, dopo aver studiato all'Istituto Avogadro. Lavorai sulla Fulvia Munari, sulla Beta Stratos e sulla Delta. Si vinceva spesso e ricordo che, alla fine dell'anno, in caso di vittoria nel Mondiale Rally venivamo tutti premiati con un milione di lire. Gran parte di quei soldi li spendevo al campo volo. Poi, nel 1974, ho iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia”.

E questo ha consentito di proseguire nella tradizione, ben sette generazioni si sono succedute da quando la ditta Besso iniziò con il servizio di carrozze pubbliche trainate dai cavalli.

Flavio Giuliano

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