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Attualità | 19 maggio 2017, 19:33

Torino illumina stasera la Mole Antonelliana: obiettivo la sensibilizzazione sulla malattia di Crohn

In concomitanza con la Giornata Mondiale

Torino illumina stasera la Mole Antonelliana: obiettivo la sensibilizzazione sulla malattia di Crohn

Venerdì 19 maggio si celebra il World IBD Day – Giornata Mondiale delle Malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI) e i monumenti di diverse città nel mondo si illumineranno di viola (colore simbolo di queste patologie) per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone che convivono con la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. L’iniziativa è organizzata da EFCCA (European Federation of Crohn’s & Ulcerative Colitis Associations) e in Italia da AMICI Onlus, associazione nazionale da oltre vent’anni impegnata nella tutela e nella rappresentanza delle persone con MICI e dei loro familiari.

Cinque milioni di persone nel mondo e 200.000 in Italia soffrono di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino e i numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni. Le MICI, caratterizzate dall’impatto fortemente negativo sulla vita quotidiana e dalla compromissione della sfera relazionale dei pazienti, sono vere e proprie malattie sociali che causano spesso disabilità invisibili e condizioni invalidanti.

All’iniziativa aderiscono quest’anno 38 paesi in quattro continenti con l’obiettivo di ripetere il successo dello scorso anno quando 140 monumenti in altrettante città di tutto il mondo si sono accesi di viola in un abbraccio ideale e internazionale in solidarietà ai 5 milioni di persone che convivono con una MICI.

In Italia 36 città hanno finora risposto all’appello lanciato da AMICI e il 19 maggio illumineranno il proprio monumento più importanti. Per l’occasione Torino illuminerà la Mole Antonelliana.

Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus, dichiara: “Il World IBD Day è da sempre il giorno più importante per le persone con MICI e per la nostra associazione perché rappresenta il momento migliore per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su queste patologie e sulla condizione delicata dei pazienti. Siamo onorati e contenti di constatare che anche quest’anno l’Italia ha risposto con spirito solidale e che moltissime città hanno aderito a questa campagna. Il nostro augurio è che una volta spente le luci sui monumenti restino accesi i riflettori su queste patologie perché soltanto con l’unione e la collaborazione sarà possibile offrire nuove speranze ai pazienti”.

C.S.

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