Rilanciare la propensione agli investimenti del sistema produttivo locale e attrarre nuove realtà industriali in grado di creare sviluppo e occupazione nei settori regionali strategici.
Il nuovo fondo di attrazione istituto dalla Regione, deliberato oggi in Giunta su proposta dell’assessore alle attività produttive, è finalizzato a migliorare la competitività del sistema piemontese attraverso la realizzazione di investimenti di pmi non ancora attive in Piemonte, di pmi che hanno delocalizzato la produzione all’estero ma che intendono reinsediarsi, nonché di aziende già presenti sul territorio regionale che realizzano un nuovo investimento, funzionalmente diverso da quello esistente.
Il Fondo di attrazione è finanziato con 30 milioni stanziati sul POR FESR 2014-2020 (copertura a tasso zero per ogni progetto fino al 70 per cento della spesa ammissibile, in concorso con finanziamento bancario per la restante quota). Altri 3 milioni del POR, inoltre, sono previsti come contributi di premialità a fondo perduto per le ricadute occupazionali degli investimenti. Qui sta la novità più importante della misura dal punto di vista dei risvolti occupazionali: di fatto sarà possibile ottenere fino a 20 mila euro per ogni nuovo addetto assunto. Tra gli interventi considerati ammissibili ci sono la realizzazione di nuovi impianti, di centri direzionali, centri di ricerca e i relativi progetti collegati.
Secondo l’assessore alle attività produttive, questo modello di sostegno per l’attrazione degli investimenti, concepito in passato per le grandi imprese, "viene oggi trasferito sulle pmi proprio per supportare il sistema regionale in base alle sue peculiarità. Reshoring e nuovi investimenti saranno possibili nelle aree di innovazione che sono coerenti con la strategia di specializzazione intelligente (aree di innovazione industriale, aree di innovazione per la salute, cambiamenti demografici e benessere, traiettorie orizzontali smart, clean e resource efficiency, ICT e altre tecnologie abilitanti), ma saranno considerati anche altri settori in base al grado di sinergia ed interdisciplinarietà che sono in grado di produrre in relazione agli ambiti S3".
In Breve
mercoledì 09 luglio