Dal dolore nasce il Dolce di San Giovanni. Il Santo Patrono di Torino quest’anno vede un’importante novità. I ragazzi del carcere minorile sabaudo Ferrante Aporti hanno infatti realizzato il Dolce di San Giovanni, che è stato presentato ufficialmente questa mattina alla messa in Duomo. A forma di mezzaluna, ripieno di marmellata di ciliegie, nocciole, mandorle e amarene, la ricetta per prepararlo è segreta.
“All’interno dell’istituto”, spiega uno dei promotori dell’iniziativa, “abbiamo un laboratorio di arte bianca gestito da Forcoop. Un’iniziativa resa possibile grazie ai percorsi professionali avviati insieme alla Regione”.
Tra di loro anche M., di origine egiziana, che questa mattina era davanti al Duomo per far assaggiare la novità dolciaria:”Io ho sempre cucinato, anche a casa. Mi piacerebbe lavorare in questo settore”.
I proventi ottenuti dalla vendita saranno devoluti a sostegno delle associazioni che si occupano dei detenuti e dei bambini vittime di violenze o in difficoltà.