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Attualità | 24 giugno 2017, 09:10

Vanchiglia, una festa in piazza Santa Giulia

È la risposta del Comitato di Quartiere Vanchiglia ai fatti di martedì sera. Federico Araldi: “Vogliamo riprenderci la piazza, incontrarci e discutere come fosse l’agorà del quartiere”

Vanchiglia, una festa in piazza Santa Giulia

Diverse decine di persone si sono alternate al “pic-nic” di piazza Santa Giulia, mescolandosi con la movida della zona per dare un segnale, dopo i fatti di martedì sera.
“Vogliamo riprenderci la piazza – ha raccontato Federico Araldi, membro del Comitato di Quartiere Vanchiglia – perché crediamo che lo spazio pubblico sia di tutti, come nel concetto di ‘agorà’. I locali e i negozi non sono nemici, i veri nemici sono le istituzioni che fingono di fare politica”.

In buona sostanza, la critica mossa la comitato di quartiere riguarda le modalità utilizzate dalle forze dell’ordine martedì sera che, secondo quanto raccontato da Federico Araldi, con il loro assembramento avrebbero creato le condizioni per uno scontro.
“Per il quartiere – ha spiegato – è stato un passaggio doloroso, anche perché quando la violenza arriva dalle istituzioni è molto più grave. Se il cittadino è violento, sappiamo che le forze dell’ordine potranno fermarlo, se sono le forze dell’ordine a essere violente, chi può fermarle?”. 

C’è preoccupazione, ma la voglia di riportare le cose alla giusta dimensione sembra prevalere. Il “pic-nic” ha avuto l’effetto di rasserenare un po’ il clima e, almeno per una volta, liberare piazza Santa Giulia dalle auto parcheggiate in divieto. Questo, però, non potrebbe accadere tutte le sere? “Il Comune non ha interesse a farlo – aggiunge Federico – perché fa comodo avere cinquanta posti gratuiti in un’area dove scarseggiano i parcheggi. Non c’è un solo politico che voglia prendersi impegni di questo tipo”.

Poi due parole sul rapporto con l’Askatasuna, il centro sociale a due passi da piazza Santa Giulia di cui alcuni esponenti si sono scontrati con la Polizia. “Gli abitanti di Vanchiglia – conclude Federico – sanno che c’è e lo danno per scontato. Loro vivono il quartiere, a volte non siamo d’accordo su alcune cose, alcune iniziative, ma loro hanno sempre qualcosa da dire sulle questioni che riguardano la zona”.
La risposta al martedì nero degli scontri in piazza è, almeno in questi giorni, un clima di festa che cerca di coinvolgere l’intero quartiere. Passata la paura, poi, sarà il momento delle riflessioni.

Paolo Morelli

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