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Viabilità e trasporti | 25 giugno 2017, 17:00

Un binario diretto per Le Gru e San Luigi: al via la progettazione della linea SFM5

È stato presentato alle Circoscrizione 2 e 3 il progetto preliminare per la costruzione della fermata San Paolo, una delle cinque previste sulla nuova linea. Vi transiteranno i treni metropolitani tra Porta Susa e Orbassano.

Un binario diretto per Le Gru e San Luigi: al via la progettazione della linea SFM5

Un treno che da Torino porti in 15/20 minuti all'ospedale San Luigi di Orbassano e al centro commerciale Le Gru di Grugliasco. Una nuova tratta ideata per ridurre l'impiego delle automobili e agevolare il raggiungimento di servizi quotidianamente sfruttati da centinaia di cittadini. Questo l'oggetto del confronto fra le due commissioni all'ambiente della Circoscrizioni 2 e 3: la futura linea 5 del servizio ferroviario metropolitano, da Porta Susa a Orbassano, con una fermata posta proprio sul confine delle due zone, tra corso Rosselli, via Tirreno e corso Siracusa.

È recente l'accordo di programma sottoscritto dalla Città di Torino per la superveloce linea SFM che si andrà ad aggiungere alle otto già esistenti: si prevede l'inizio dei lavori nel 2018, la conclusione a fine 2021, inizio 2022. Un periodo d'attesa lungo, ma controbilanciato dalla garanzia di un notevole risparmio in termini di tempo e fatica: un quarto d'ora di viaggio, senza la preoccupazione dell'intasamento nelle ore di punta. E la fermata San Paolo, che al momento rappresenta solo uno scalo merci, dovrebbe costituire uno dei cardini del nuovo servizio, collocandosi in un punto nevralgico per il traffico torinese. Si rivolgerà in particolare agli studenti di medicina e ai pazienti del San Luigi che ogni giorno devono raggiungere la sede ospedaliera, così come a tutti gli avventori di Le Gru, uno dei centri commerciali certamente più frequentati. 

In Circoscrizione 2 è intervenuto Mario Grimaldi, direttore del progetto RFI, finanziatore principale dell'opera insieme con la Regione Piemonte. Un intervento che si inserisce nel più ampio programma di incremento dei treni e del numero di passeggeri in transito nel servizio ferroviario metropolitano, attualmente a quota 2 milioni, ogni giorno. Con il supporto tecnico di Italferr, RFI si pone l'obiettivo di costruire una fermata – dotata di tutti i servizi fondamentali, compreso un parcheggio – in condizioni non molto agevoli, trattandosi di un tratto stradale che costituisce una “cicatrice” nel tessuto urbano. Un contesto difficile, dal punto di vista infrastrutturale: “È una vera e propria sfida”, ha commentato Grimaldi, “ma confidiamo nella nelle competenze di uno dei maggior gruppi industriali a livello nazionale e di una società che rappresenta il meglio dell'ingegneria italiana”.

Un investimento complessivo di 7 milioni, con l'avvio della progettazione preliminare strutturale fissato per il prossimo settembre. Cifre e tempistiche che rispecchiano la complessità e l'importanza dell'opera in termini di impatto sul territorio. Roberto Maranca, delegato dell'assessorato comunale all'ambiente, ha ribatito alle commissioni congiunte la piena partecipazione della Città di Torino alla progettazione della linea: “Cercheremo di ottimizzare al massimo i tempi, ma vogliamo che la stazione funzioni bene, garantendo ai cittadini un servizio efficiente in tutti i suoi aspetti”.

Uno degli obiettivi primari resta, ancora una volta, quello di ridurre le emissioni dannose delle auto nell'astmosfera. Ma i cittadini chiedono in cambio la certezza di una buona frequenza nel passaggio del treno, che davvero renda il nuovo progetto vantaggioso per tutti.

 

 

 

 

Manuela Marascio

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