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B. Vittoria / Vallette | 15 novembre 2025, 17:10

Torino nord, la rabbia dei commercianti: "Ci avete tolto 100 posti auto, così chiudiamo tutti" [FOTO]

Dopo l'abbattimento del cavalcavia e la nuova ciclabile si cercano nuove soluzioni. Già, ma quali?

Ampia partecipazione dei commercianti al sopralluogo in largo Grosseto

Ampia partecipazione dei commercianti al sopralluogo in largo Grosseto

Un centinaio di parcheggi spariti (a detta degli stessi addetti del Comune), marciapiedi allargati, forse anche troppo, e piste ciclabili che poco sembrano convincere residenti e negozianti. È questo il quadro emerso durante il sopralluogo della Circoscrizione 5 in largo Grosseto, dove l’abbattimento del cavalcavia e la successiva riqualificazione dell’area hanno cambiato radicalmente la mobilità della zona, lasciando però un problema irrisolto: la mancanza dei posti auto.

“Con il cavalcavia abbiamo perso 100 parcheggi”

Il punto di partenza è chiaro: dopo la demolizione del viadotto e il restyling dell’asse viario, circa un centinaio di stalli sono scomparsi, tra via Lanzo e largo Grosseto. Lo ha ricordato il coordinatore alla Viabilità, Bruno Francavilla. “Quei parcheggi (sotto il ponte) non erano regolari, ma esistevano e venivano usati da tutti. Oggi è cambiato tutto: ci sono semafori, incroci più sicuri, ma i cittadini continuano a chiederci posti auto che non ci sono più”.

Dal Comune, però, arriva una risposta interlocutoria: le soluzioni tecnicamente possibili sarebbero già state adottate, e nuovi spazi sembrano difficili da ricavare senza interventi strutturali importanti. Una proposta, accolta freddamente dalla Circoscrizione 5, riguarda via Confalonieri: istituire un senso unico per creare 4-5 parcheggi a pettine. 

Riconosce la gravità della situazione anche il presidente della 5, Alfredo Correnti. È una problematica sentita da tutti. Chiederemo al Comune di individuare una soluzione praticabile”.

Le proposte: dai sensi unici alle aree verdi da ripensare

Ad avanzare qualche richiesta ci hanno pensato i consiglieri di Circoscrizione. Antonio Canino, in quota Moderati, ha avanzato l’ipotesi di sacrificare una piccola area verde (ex area cani) per ricavare nuovi stalli. Mentre una cittadina della zona Madonna di Campagna è intervenuta chiedendo di “ridurre le aiuole e, al tempo stesso, aumentare il numero degli stalli per le quattro ruote”.

Residenti e attività esasperati: "Così chiudiamo"

La carenza di parcheggi non riguarda solo chi abita in zona, ma anche chi ci lavora. Il primo tratto di via Lanzo è nel mirino: pochi stalli, una fermata del bus che forse avrebbe dovuto essere spostata e attività che registrano un calo dei clienti.

E proprio i commercianti alzano la voce. Un caso eclatante (ma non l'unico) è quello della pasticceria di via Venaria, da anni sotto la guida di Mary Greco: “Ci hanno fatto un marciapiede enorme e ora non c’è più un parcheggio. Ho chiesto un dehors per compensare, ma non posso metterlo perché passa la pista ciclabile. Così chiudiamo”. Per la consigliera di Torino Bellissima, Carmela Ventra, “è una penalizzazione che colpisce tutti: residenti, lavoratori, commercianti”.

Una "politica green dell’assurdo" per il coordinatore al Verde, Giorgio Tassone. "A causa della mancanza di posteggi per i clienti - ribadisce Tassone -, le attività commerciali stanno tirando giù le serrande. Si prenda come esempio la pasticceria Greco che non riesce nemmeno più a far fronte alle spese più spicciole che grazie ai mancati guadagni legati alla viabilità diventano debiti. I posteggi si possono e si devono costruire i commercianti non possono essere ostaggio di una politica green".

Philippe Versienti

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