Il grido di allarme del Museo Diffuso della Resistenza non può restare inascoltato. Non è pensabile che nel mese di luglio non vengano pagati gli stipendi del personale che vi lavora, soprattutto per ciò che questo Museo rappresenta nella storia e nella memoria della Città di Torino e della nostra Regione.
Ho parlato con l’assessore regionale al Bilancio Aldo Reschigna che mi ha assicurato che la Regione pagherà rapidamente quanto ancora di sua spettanza.
Chiedo al Comune di Torino di fare altrettanto. È comprensibile la difficoltà di cassa che riguarda sia il Comune sia la Regione ma ci sono tematiche che esulano dalla normale amministrazione: il Museo Diffuso della Resistenza ha un valore raggiunto in quanto al centro delle garanzie democratiche del nostro Paese.
Nino Boeti