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Economia e lavoro | 06 luglio 2017, 14:14

Torino: all’Open Incet, presentazione dell’atto di indirizzo WE.CA.RE. per investire su progetti innovativi che contribuiscano al benessere del territorio

Welfare Cantiere Regionale: presenti anche gli assessori Cerutti e Ferrari per delineare le misure del rinnovamento sociale

Torino: all’Open Incet, presentazione dell’atto di indirizzo WE.CA.RE. per investire su progetti innovativi che contribuiscano al benessere del territorio

Si parla ancora di innovazione all’Open Incet di via Cigna, l’ex fabbrica di cavi elettrici che negli ultimi anni è stata oggetto di un’opera di riqualificazione urbana e ospita ora, in qualità di centro del rinnovamento sociale, start up e laboratori dediti a quest’ultimo.

Abbiamo individuato nell’innovazione sociale una strategia”, ha affermato l’assessore regionale alle Politiche sociali, della famiglia e della casa, Augusto Ferrari, “non come qualcosa che serva a fare marketing, bensì come una strategia compiuta e strutturata, perché il processo di innovazione sociale è funzionale al complessivo welfare dei nostri territori, il quale richiede sempre più capacità di rinnovamento che deve essere facilitata e far parte della politica che mettiamo in gioco. L’innovazione sociale, quindi, non deve essere settoriale, pertanto la programmazione sui fondi europei deve essere compiuta in maniera integrata: ciò è parte del progetto che abbiamo messo in moto da un anno a questa parte”.

Questo processo”, ha continuato Ferrari, “si inserisce in un indirizzo che la giunta ha assunto e che definisce l’impostazione di fondo, indicandone la strategia: si tratta di comprendere su quali misure verranno distribuite le risorse a disposizione – che ammontano a un complesso di 20 milioni di euro – e di coinvolgere, in questo lavoro di innovazione, non solo gli attori che operano nell’ambito sociale, ma anche gli enti gestori, come forma di incentivazione a lavorare in maniera progettuale. La scrittura dei bandi avrà inizio a settembre e sarà una fase molto delicata”.

Il lavoro”, ha specificato Monica Cerutti, assessore regionale alle Pari opportunità, “deve, inoltre, pensare ai migranti, e in particolare alle seconde generazioni di essi, nell’ottica della costruzione di politiche di inclusione serie, e ai giovani, che potrebbero essere i protagonisti dell’innovazione e della progettualità”.

Le iniziative che verranno proposte”, ha concluso Gianfranco Bordone, direttore regionale dell’area coesione sociale, “devono innovare i processi sul territorio, e sarà quest’ultimo a dire se funzioneranno o meno. Le misure sono 4 e sono le seguenti: la sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale – la proposta deve essere elaborata dall’ente gestore insieme al suo territorio di riferimento, deve essere un’idea progettuale e semplice da realizzare; progetti di innovazione sociale per il terzo settore – riguarda perlopiù lo sviluppo tecnologico e si tratta di uno spazio di creatività e di supporto, dove verranno premiate le idee che si ricollegheranno a quelle dell’ente gestore di cui sopra; promozione del welfare aziendale – si punta, in questo caso, sulle piccole imprese, che fanno fatica a pensare a misure del genere, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e stimolare la collaborazione; rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili – l’ambito è quello sanitario e socio-assistenziale”.

La prima richiesta di presentazione del progetto uscirà nel mese di settembre, cui seguiranno sei mesi di accompagnamento, in cui lo stesso verrà delineato, e, infine, vi sarà un secondo bando in cui esso verrà realizzato, della durata di un anno e mezzo.

Roberta Scalise

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