La giunta Chiamparino con il testo di legge dell’assessore Ferrari sul riordino degli Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza (IPAB) ha confermato ancora una volta la direzione politica della maggioranza di centrosinistra: la svendita del pubblico al privato.
Il nostro giudizio sull’intera legge regionale è fortemente negativo e per questo abbiamo votato contro: la legge è addirittura in controtendenza con la normativa nazionale che prevede di norma la trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona, riservando la privatizzazione solo ad alcuni casi residuali.
Questa legge avrà inoltre dure ricadute sul destino lavorativo di tutti i dipendenti pubblici delle IPAB che passando ad un regime privato perderanno tutele, diritti e vedranno ridotti i propri compensi. E' ovvio che molti diventeranno dipendenti di cooperative che entreranno nel sistema delle fondazioni e associazioni con minori tutele.
Dopo una dura opposizione in Commissione e in Aula la maggioranza ha accolto un nostro emendamento per abbassare a 2 milioni la soglia di fatturato al di sopra della quale gli Istituti pubblici di assistenza e beneficenza diventeranno aziende pubbliche di servizi alla persona e non fondazioni o associazioni private. Ma questo piccolo passo indietro non toglie che l’85% delle IPAB verrà nei fatti trasformata in istituti privati con i problemi sopra citati. Oltre ad una minore trasparenza e capacità di controllo da parte della Regione. Per questo abbiamo presentato e fatto approvare un ordine del giorno che chiede più trasparenza e più controlli.
Quasi cento anni di storia di assistenza pubblica in Piemonte, nata da lasciti di piemontesi, stanno per essere cancellati con un colpo di spugna dal centro-sinistra.