Per due anni di fila Sergio Chiamparino e alcuni esponenti della sua maggioranza di centrosinistra erano saliti sulla vetta del Re di Pietra. Quest’anno, forse anche per ragioni di par condicio – per non dare l’impressione che il presidente della Giunta regionale privilegiasse “Monviso in Movimento” - la comitiva di assessori e consiglieri alpinisti si è trasferita sulle Marittime.
Meta: la punta Gelas di Lourusa a 3.141 metri di altitudine. A guidare l’ascensione, alpinisticamente meno tecnica rispetto alla parete Est del Monviso ma pur sempre impegnativa, il consigliere regionale Pd saluzzese Paolo Allemano, esperto rocciatore nonché membro del Soccorso Alpino. L’assessore alla Montagna, Alberto Valmaggia, cui sarebbe toccato di diritto di guidare la cordata per delega assessorile ma anche perché le Marittime sono le montagne di casa sua, gli ha ceduto volentieri il passo. Valmaggia è un bravo escursionista, un passeur di rango, ma con scarsa familiarità per creste e pareti. E Chiamparino, che ha fatto del “passo dell’alpino” uno stile politico-amministrativo, ha accettato di buon grado, per una volta, di non essere lui a guidare la cordata.
Oltre a loro i consiglieri regionali Mario Giaccone, Elvio Rostagno, Daniele Valle e Domenico Rossi, il presidente del Parco del Monviso Gianfranco Marengo e il presidente del Parco Alpi Marittime Paolo Salsotto. Al gruppo si sono aggiunti anche la temeraria Maurizia Rebola, direttrice del Circolo dei Lettori, l’assessore cuneese Guido Lerda e altri amici.
La cima è stata salita in circa 4 ore dopo il pernottamento presso il rifugio Soria-Ellena. Durante la serata in rifugio il presidente Chiamparino è stato goliardicamente insignito del diploma di "Guardiaparco di mondo", che è una sottosezione della nota associazione cuneese "Uomini di mondo" .
Non risulta facessero parte della comitiva esponenti dell’opposizione, ma la montagna, si sa, è per sua natura selettiva.
