La sensazione è che il consorzio di associazioni che attualmente gestisce il Motovelodromo, e la cui concessione scadrà a fine settembre, otterrà con molte probabilità una proroga autunnale per prolungare la propria permanenza all’interno della struttura in attesa che il Comune di Torino lanci il nuovo bando per la gestione. L’operazione dovrebbe concretizzarsi tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.
Sul futuro del Motovelodromo pendono diverse incognite, legate soprattutto alle sue condizioni strutturali, che necessitano di interventi di recupero che sarebbero insostenibili per qualunque associazione sportiva. Anche per questo il Comune sta studiando un bando di tipo diverso, che oltre alla vocazione sportiva – che in ogni caso dovrebbe essere preservata – del fabbricato, dovrebbe chiedere anche un progetto, possibilmente pluriennale, per la sua ristrutturazione.
“Siamo in un periodo di attesa – ha commentato Stefano Delmastro, uno dei coordinatori del comitato Pezzi di Motovelodromo – ma noi vorremmo che ci fosse un progetto serio. Se c’è qualcuno che vuole investire ben venga, a patto che non si snaturi la struttura. Difficilmente, comunque, avremo un nuovo velodromo. Ci vorrebbe, invece, qualcosa di più, magari un luogo per famiglie o un collegamento con il progetto Ven.To”. Che, peraltro, non è nemmeno troppo distante, dato che la pista ciclabile che porta fino a Venezia parte dal quartiere Bertolla, poco dopo la confluenza tra Po e Stura.
“La volontà dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore allo sport del Comune di Torino, Roberto Finardi – è quella di non snaturare l’area, per ragioni storiche, architettoniche, culturali e sportive. Uno dei vincoli, ad esempio, sarà quello di mantenere la pista ciclistica, mentre alcune porzioni sono già sotto tutela. Altre invece si possono modificare”.
“Il bando dovrebbe vincolare anche alla ristrutturazione del Motovelodromo – ha rivelato Stefano Bo, del comitato Pezzi di Motovelodromo – e in una commissione in Comune ci hanno detto che sono al lavoro per questo”.
Nel frattempo, le associazioni chiederanno probabilmente un rinnovo della concessione. Se, tuttavia, l’autunno inoltrato e l’inverno in arrivo non consentiranno l’organizzazione di molti eventi sportivi (al Motovelodromo mancano l’impianto di illuminazione e gli spogliatoi), il prolungamento della gestione consentirà di evitare che resti “vuoto” in attesa del nuovo bando. La struttura è molto ampia e, se nessuno se ne occupa, è facile vittima del degrado e dell’incuria.