Senza adeguamento della retribuzione da anni, costretti a lavorare in condizioni disagevoli, spesso senza abbigliamento idoneo, o costretti a anticipare di tasca propria i soldi per acquistare il materiale e gli strumenti necessari... Sono i 471 operai e 20 impiegati del servizio forestazione della Regione Piemonte, da quattro anni con il contratto integrativo regionale scaduto e da cinque con il contratto nazionale scaduto.
Di questi, 198 stagionali attendono da due anni il passaggio al contratto a tempo indeterminato, così come era stato promesso negli ultimi incontri con l'assessore Valmaggia e i dirigenti del settore. Dopo lo stato di agitazione del settore Idraulico Forestale proclamato il 9 ottobre scorso (con l'assemblea in strada da tenersi inizialmente il 26 ottobre davanti all’assessorato di riferimento) si è ottenuto un primo risultato. La Regione ha finalmente riconvocato il tavolo per lunedì 30 ottobre alle ore 11.00, garantendo la presenza dell’assessore Alberto Valmaggia, pertanto l'iniziativa continua con la conferma dell'assemblea di strada di tutti i lavoratori del settore LUNEDI' 30 OTTOBRE dalle ore 10.30 a fine incontro, davanti la sede dell’Assessorato alla Forestazione della Regione Piemonte, in corso Bolzano 44, Torino.
L'ultimo incontro del 19 settembre (assenti Valmaggia e il rappresentate dell'ufficio personale) è stata l'ennesima delusione poiché dopo due anni di trattativa ci si aspettava di discutere almeno un'ipotesi di accordo nel quale fosse chiaro che i passaggi da lavoratore stagionale a lavoratore a tempo indeterminato garantissero, in qualche modo, i lavoratori già presenti nella pianta organica del servizio forestazione (alcuni dei quali con 18/20 anni di anzianità). Una chimera per molti - visto che le ultime assunzioni risalgono al 2010 - ma ci sono lavoratori con 18/20 anni di anzianità e il sogno di una stabilizzazione che rischia di non avverarsi mai.