Un premio Strega, la cui azienda tessile di famiglia è stata comprata da acquirenti cinesi, e un manager della finanza, svelano insieme i congegni segreti dei dispositivi economici, finanziari e politici che plasmano la realtà. Guido Maria Brera ed Edoardo Nesi, intrecciando saggistica, memoir e autobiografia collettiva spiegano come milioni di persone abbiano potuto impoverirsi e le prospettive di crescita scomparire. Il libro scritto a quattro mani si intitola Tutto è in frantumi e danza (La nave di Teseo), al Circolo dei lettori martedì 7 novembre, ore 21.
Ricordi quando vivevi nel migliore dei mondi possibili, e non te ne accorgevi neanche? Sembrano chiedere i due autori, ricordando un passato diverso, nella misura in cui il futuro sembrava dover essere per forza migliore del presente, i figli di allora avrebbero trovato di certo lavoro a un chilometro da casa, i sogni non erano per illusi e la disoccupazione era in calo, forse non c’era proprio, il terrorismo sembrava un relitto del passato. C’è stato un tempo in cui, dicono Edoardo Nesi e Guido Maria Brera l’immigrazione pareva sul punto di perdere significato, perché si stava per andare a vivere in un mondo unico, in cui le piccole aziende non chiudevano, le banche non fallivano, centinaia di migliaia di persone non perdevano il lavoro e non si moriva affogati pur di arrivare in Italia.
E adesso? Come si è arrivati a questo punto?
Rispondono Edoardo Nesi, che ha esordito con Fughe da fermo, ha vinto il Premio Strega con Storia della mia gente(2011) ed è il traduttore italiano del romanzo di David Foster Wallace Infinite Jest, intrecciando pensieri e riflessioni conGuido Maria Brera. Brera, nel 1999, non ancora trentenne, è fra i tre soci fondatori del Gruppo Kairos. A più riprese tra i migliori gestori hedge d’Europa, oggi è capo degli investimenti del Gruppo Kairos Julius Baer. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo I Diavoli. La finanza raccontata dalla sua scatola nera, best seller da cui è nato il sito omonimo idiavoli.com, un innovativo progetto di giornalismo narrativo per raccontare la finanza e la geopolitica.