E' vero, ci sono province che sono andate meglio, ma Torino continua a essere - in termini di valore di giro d'affari - il territorio che ha fatto meglio nel primo semestre del 2017 per quanto riguarda le esportazioni delle aziende artigiane. Le pmi del capoluogo (e della sua provincia), secondo i dati elaborati da Confartigianato Piemonte, hanno infatti affrontato il giro di boa con un valore esportato di 1.341 milioni di euro, con un miglioramento rispetto al passato del 3,6%.
In particolare, a fare successo tra il made in Piemonte sono stati prodotti da forno e carni lavorate, verdura e frutta conservata, prodotti ittici, ma anche di abbigliamento e scarpe, di mobili e materiale metallifero.
Tra le province, la prima della classe per variazione positiva è Alessandira (+30,8% per un giro d'affari di 1.301 milioni di euro), seguita da Biella, Cuneo, Vercelli e Vco.
“Questi dati confermano che il rilancio dell’economia italiana comincia dalle piccole imprese - commenta il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici - la vocazione all’export è uno dei tanti punti di forza dell’artigianato e delle piccole imprese che, nonostante la crisi, sanno conquistare i mercati esteri con l’alta qualità dei prodotti made in Italy e costituiscono una componente fondamentale dell’economia italiana. In particolare rappresenta un dato molto significativo per il nostro territorio il fatto che la dinamica dell’export in Piemonte risulta superiore alla media nazionale, una grande vitalità che ci rende più ottimisti”.