Solo il 18% dei giovani tra i 15 e i 24 anni risultano occupati a Torino secondo i dati Istat aggiornati al luglio 2017. Si sale al 65% nella fascia di età 25-34. Confrontando questi valori percentuali con quelli del 2007 – rispettivamente il 30% e l’81% - si comprende subito la gravità del problema. Negli ultimi dieci anni la disoccupazione giovanile è aumentata di 12 punti percentuali (dal 70 all’82%) nella fascia 15-24 anni e di 16 punti percentuali (dal 19 al 35%) nella fascia 25-34. È questo il punto cruciale affrontato dagli imprenditori under 40 e dai rappresentati del territorio, in occasione dell'assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino, riunitasi oggi alla Cavallerizza Reale, per dibattere proprio sul tema dell’occupazione. Il titolo dell’incontro è molto evocativo: “GIFT”, acronimo di “Giovani Imprenditori per il Futuro di Torino”, ma è anche il “dono” che i Giovani Imprenditori vorrebbero fare alla città, dialogando su come rendere concretamente Torino una realtà in cui i giovani possano scegliere di trascorrere la loro vita, lavorare e avere spazi e occasioni per crescere come individui e professionisti. Ad aprire i lavori Dario Gallina, Presidente dell'Unione Industriale. Hanno poi preso la parola: Alberto Dalmasso (Satispay), Luca Furfaro (Giovani Consulenti del Lavoro Torino), Jorge Illingworth (ILO-International Training Center), Paola Pisano (Città di Torino), Giovanna Pentenero (Regione Piemonte), Emilio Paolucci (PoliTO), con un contributo video dalla Sillicon Valley di Enzo Carrone (SLAC-National Accelerator Laboratory, Stanford University). A concludere i lavori Alberto Maria Barberis, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino, che ha sottolineato quanto i giovani imprenditori avvertano nei confronti del territorio un senso di responsabilità e, al tempo stesso, un forte desiderio di condividere proposte per risolvere i problemi più sentiti: “Vorremmo che GIFT diventasse un appuntamento annuale di confronto con il territorio, su tematiche di interesse comune, per definire buone prassi e darsi obiettivi da raggiungere, lavorando insieme e facendo squadra. Perché Torino continua purtroppo ad avere un livello di disoccupazione giovanile altissimo e una percentuale di NEET (i ragazzi che non studiano e non cercano lavoro) del 23%. Noi crediamo fortemente nei ragazzi per l’energia e le potenzialità che sono in grado di esprimere e sono diversi i consigli che sentiamo di dar loro: essere curiosi e critici, non stancarsi mai di fare domande, ascoltare, imparare, leggere e formarsi; essere appassionati, perché è la passione il vero segreto del successo; essere responsabili e coerenti, verso se stessi e verso gli altri; essere sempre protagonisti del proprio percorso di vita personale e professionale”.
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