Terzo appuntamento della stagione "Tutta un'altra storia" al Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese, domani sabato 25 novembre, nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, con Oscar De Summa, attore tra i più interessanti della sua generazione, in "La sorella di Gesucristo", un testo aggressivo, in tema con la giornata.
Si tratta di una storia tanto semplice quanto terribile. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza. Una camminata semplice, determinata, senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione netta nei suoi confronti e al tempo stesso a svelare i retroterra emotivi e culturali sui quali la posizione che esibiscono si basa. Una ragazza che in virtù di quell’atto improvviso e inaspettato è costretta a crescere, a diventare donna, a superare gli sguardi e i pregiudizi che a questi sguardi corrispondono, superando i quali supera anche i pregiudizi stessi, come se anche questo fosse un viaggio iniziatico che dall’infanzia porta diritti nel mondo degli adulti. Si comincia dai familiari, per coinvolgere, man mano, tutti gli abitanti del paese fino a rivelare, nel profondo, la nostra società, un’italietta convinta di un progresso automatico e teso all’infinito degli anni ‘80, tutta incentrata sull’arroganza del maschio dominatore.
Così questa ragazza per riprendersi il suo corpo, il suo corpo privato, è costretta a farlo pubblico, a darlo in pasto alla folla e ai suoi vaneggiamenti, ad assumere su di sé il suo stesso corpo sessualizzato dai maschi e dalla società contemporanea, dove l’occidente e l’oriente giocano tutto il loro potere dominante; quel corpo diviso in parti, smembrato ad uso e consumo del potere attraverso l’imposizione di visioni e divieti. Ma qual è la via per rimettere tutto al suo posto? È giusto usare la violenza per riparare ad una violenza? E se così non fosse che alternative avremo?
Un racconto lineare e scorrevole, strutturato secondo una forma classica, che si districa attraverso l’ironia, compagna di leggerezza e sorriso, per una comprensione più emotiva e consapevole che razionale, non tralasciando come alter-ego della narrazione né l’ordine del profondo né del necessario.
La sorella di Gesucristo, è prodotto da La Corte Ospitale, Attodue e Armunia – Castiglioncello, con il sostegno de La Casa delle storie e Corsia of, e segue il successo nazionale del precedente monologo, Stasera sono in vena, finalista ai Premi UBU 2015 come migliore novità italiana, che con Diario di provincia ne completa la Trilogia della provincia.
Oscar De Summa, autore e attore tra i più apprezzati della scena teatrale italiana, vince il premio Hystrio Anct 2016 e, con la Trilogia della provincia, il premio Rete Critica 2016