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Attualità | 28 novembre 2017, 18:03

Glifosato, Coldiretti Piemonte: "Bene lo stop all’import"

In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi

Glifosato, Coldiretti Piemonte: "Bene lo stop all’import"

In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura”. Non vengono, quindi, modificati gli effetti del decreto del Ministero della Salute, in vigore dal 22 agosto del 2016, dalla decisione dell’Unione Europea di rinnovare per 5 anni la licenza di utilizzo.

Una scelta che pone l’Italia all’avanguardia nel campo della sicurezza alimentare nell’ambito dell’Unione Europea – sottolineano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - e ora occorre fare in modo che le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso nel nostro Paese di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe, come il grano proveniente dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta. Un principio che deve essere ben evidenziato anche nell’ambito dell’accordo Ceta tra Unione Europea e Canada dove, al contrario, si prevede invece l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato. A rischio – concludono Revelli e Rivarossa – ricordiamo che c’è la salute dei consumatori: è inaccettabile che al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura si utilizzi una sostanza dannosa”.

c.s.

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