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Eventi | 15 dicembre 2017, 16:40

Galleria Sabauda, il nuovo allestimento valorizza i piemontesi (FOTO)

Presentato il “restyling” della galleria, con una sala interamente dedicata ai maestri del Rinascimento piemontese, da Gaudenzio Ferrari a Marchino d’Alba

Galleria Sabauda, il nuovo allestimento valorizza i piemontesi (FOTO)

Nuovo look per la Galleria Sabauda, che ha presentato oggi il riallestimento. Un progetto fortemente voluto dalla direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella, e dalla direttrice della Galleria Sabauda, Annamaria Bava.

 

A occuparsi del restyling è stato l’architetto Lorenzo Greppi, che si è letteralmente immerso nell’arte sabauda lavorando a una nuova concezione degli spazi. Il risultato è, al piano terra, la creazione di un’area interamente dedicata ai maestri piemontesi del Rinascimento, tra i quali spicca Gaudenzio Ferrari con i suoi capolavori.

I quadri, in dialogo anche con pezzi in arrivo da altre collezioni dei Musei Reali, sono accompagnati da pannelli descrittivi e postazioni interattive che consentono, oltre all’approfondimento delle varie opere esposte, anche di ascoltare. Oltre ad ammirare i dipinti, infatti, è possibile scoprire i suoni prodotti dagli strumenti musicali che Ferrari ideava e costruiva.

“Ci è parso necessario - ha commentato Enrica Pagella - aprire una nuova sede espositiva al piano terra, dove abbiamo costruito nuovi nuclei dedicati alle mostre temporanee”. E, in questo momento, un’esposizione è dedicata a Piranesi.

“Questo è un contesto architettonico di grande suggestione - ha aggiunto l’architetto Greppi - che permette di organizzare un itinerario ad anello”.

Ed è un percorso che, come ha sottolineato Annamaria Bava, “consente di porre attenzione su alcuni protagonisti assoluti”. Gaudenzio Ferrari, come già accennato, ma anche Defendente Ferrari e Giovanni Martino Spanzotti.

Il nuovo itinerario si sviluppa su nove sezioni, dall’eleganza gotica all’arte sacra piemontese, passando per gli artisti già citati e per il periodo romano di Macrino d’Alba. Ci sono poi approfondimenti sugli eccentrici come Pietro Grammorseo, il lavoro nella bottega e, per concludere, il Manierismo.

“Questo allestimento è un segno di continuità con il passato - ha concluso il professor Giovanni Romano, uno dei più eminenti studiosi dell’arte piemontese - e molto si deve al lavoro dell'architetto. Nelle sale si creano nuovi dialoghi con pezzi altre collezioni”.

Con l’occasione, poi, i Musei Reali hanno presentato il nuovo sito web, che è dotato di un ampio catalogo online. Il nuovo allestimento, quindi, è anche digitale.

Paolo Morelli

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