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Politica | 18 dicembre 2017, 18:12

Fondazione Torino Musei: anche la sinistra attacca Appendino e la giunta. "Mancanza totale di programmazione"

Affondo di Sinistra Italiana, Torino in Comune e Possibile alla giunta: "Altro che trasparenza, non c'è un tema che non veda una scelta non presa o una discussione rimandata"

Fondazione Torino Musei: anche la sinistra attacca Appendino e la giunta. "Mancanza totale di programmazione"

"Oggi (18 dicembre), mentre la Sindaca Chiara Appendino, presente alla commemorazione della strage del 18 dicembre, dichiarava che la cultura, i musei e le biblioteche sono un valore da sostenere, che solo con la cultura e con l’istruzione riusciremo ad arrestare l’ondata di violenza e i nuovi fascismi che stanno prendendo piede in tutto il Paese, ai sindacati e ai lavoratori dei musei civici della nostra città veniva comunicato un esubero di personale di 28 unità". Affondo senza mezzi termini, da parte degli esponenti di Sinistra Italiana, Torino in Comune e Possibile alla sindaca Chiara Appendino e alla sua giunta: "Ventotto unità in meno entro il 28 dicembre: 13 dipendenti del Borgo medievale, 6 della fototeca/biblioteca della Gam, 3 del Museo diffuso della Resistenza; solo 5 di loro, essendo ex dipendenti comunali, hanno la certezza di tornare in ruolo - si legge in una nota -. Una smentita nei fatti delle rassicurazioni sbandierate prima dall’Assessora alla Cultura in Consiglio Comunale, in risposta alle interpellanze su Biblioteca Gam e Museo Diffuso, poi dal Segretario Generale della Fondazione Torino Musei Valsecchi che, annunciando i tagli ai giornali, ha dichiarato che nessuno sarebbe rimasto senza lavoro nel passaggio dalla Fondazione Torino Musei a Torino-Piemonte, che affiancherà alla gestione dei musei civici anche quelli regionali".

“Dato che non sa dove vuole andare, la Giunta ha tenuto tutto nascosto il più a lungo possibile, per poi dichiarare una cosa e farne un’altra esattamente opposta. Altro che trasparenza: non c’è tema che non veda una partecipazione negata, una discussione rimandata, una scelta non presa” – dichiara il consigliere della circoscrizione 1 di Sinistra Italiana, Alberto Re. – “A questo punto cosa sarà della Biblioteca della Gam? Cosa sarà del Museo diffuso della Resistenza? Cosa sarà del Borgo Medioevale? È inquietante constatare una totale mancanza di visione e di programmazione.”

“È una pessima giornata per il lavoro e per la cultura, una pessima giornata per Torino – dichiara la Capogruppo di Torino in Comune, Eleonora Artesio –. Chiediamo comunicazioni urgenti in Consiglio Comunale e in Consiglio Regionale sulla vicenda. Chiediamo alla Città di fermarsi. Chiediamo alla Sindaca e agli Assessori coinvolti che lavorino per evitare questi esuberi. Chiediamo alla Regione, prossimo socio della Fondazione Torino Musei, di interessarsi fin da subito della questione: non possiamo permettere che la città porti avanti una riorganizzazione di tale impatto senza discutere una nuova possibile riallocazione delle risorse umane nel nuovo contesto della Fondazione”.

“Ci si nasconde dietro tecnicismi ma la verità è che si subiscono i processi, invece di governarli” – dichiara il Segretario Regionale di Sinistra Italiana, Marco Grimaldi. – “Diamo alla maggioranza 5 Stelle una cattiva e una buona notizia: quella cattiva è che non esiste correlazione scientifica tra fosforo e memoria, quella buona e che se c'è correlazione tra quello che si dice e quello che si fa, possono farne tranquillamente a meno...”.

“La collezione della Gam composta da biblioteca, fototeca e archivio, è un vanto della città indispensabile per continuare l'attività di ricerca e tutela del patrimonio portata avanti da ricercatori, docenti, studenti e funzionari” – dichiara la portavoce di Possibile, Francesca Druetti. – “Così il museo diffuso è un’eccellenza per le attività museali permanenti e temporanee, impegnato quotidianamente in attività educative e didattiche che coinvolgono tante scuole. Questi sarebbero dei rami secchi?”

r.g.

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