79 riunioni di Giunta per 1277 delibere. Si riassume così il 2017 della Giunta Appendino, con la sindaca che, durante la conferenza di fine anno, ha tenuto a ringraziare gli uffici comunali, gli assessori e i consiglieri per il clima di collaborazione che è stato costruito. “Vogliamo affrontare con senso di responsabilità i nodi irrisolti – ha spiegato – costruendo una comunità con solide radici”. “Noi non mettiamo le pezze – ha ribadito in risposta ad alcune domande – e arriveremo a fine mandato proprio perché stiamo lavorando bene”.
La questione più importante riguarda il bilancio. Il Comune, infatti, è impegnato con un piano di rientro dal debito, argomento che, vista l’assenza dell’assessore al bilancio, Sergio Rolando, non è stato affrontato nello specifico ma che, come ha promesso la sindaca, sarà trattato durante una conferenza dedicata. “Comporterà scelte difficili – ha commentato Appendino – ma darà un futuro a questa città”. L’obiettivo è la sostenibilità economica, questione che riguarda da vicino diversi enti, ed è previsto il varo di un bilancio di previsione che darà indicazioni sui prossimi anni, in relazione agli 80 milioni di debito che il Comune dovrà saldare.
La sindaca, però, ha poi ribadito l’importanza del rapporto con la cittadinanza. “Lo strumento delle interpellanze del cittadino – ha annunciato – potrà ricreare senso di fiducia nei confronti delle istituzioni”. Anche i cittadini, infatti, potranno rivolgersi direttamente alla sindaca o agli assessori per chiedere lumi su precise questioni, esattamente come già accade con il consiglio e con le circoscrizioni.
L’altro argomento sottolineato da Appendino riguarda la revisione del Piano regolatore, nell’ottica di uno sviluppo “sostenibile” della città nell’ambito di “Torino 2030”. “Da gennaio – ha spiegato la sindaca – ci confronteremo sulle tematiche giovanili, per poi dedicare ogni mese a un tema diverso”. La visione futura della città, nelle intenzioni del Comune, dovrà quindi essere condivisa con le parti in gioco, in base al settore di appartenenza.
Sarà, il 2018, un anno di riorganizzazioni, come ad esempio quella che toccherà Turismo Torino. “L’ente è in sicurezza – ha rassicurato la sindaca – ma ha bisogno di essere rivisto anche alla luce dei cambiamenti nel turismo a livello nazionale”. Ma sul piatto c’è anche la situazione di GTT. “Dal punto di vista industriale – ha spiegato Appendino – il piano è ottimo, ma bisognerà fare delle valutazioni sul fabbisogno finanziario”. E le prime novità si avranno nel mese di gennaio.