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| 10 gennaio 2018, 12:59

Un bando per la rinascita dell'impianto sportivo Roveda

La richiesta è rivolta a federazioni, associazioni ed enti sportivi. Un progetto oneroso per un restyling completo della struttura di Mirafiori Sud abbandonata dal 2012

Un bando per la rinascita dell'impianto sportivo Roveda

Dopo otto anni, l'impianto sportivo di via Roveda potrebbe essere finalmente riaperto. È stato pubblicato il bando per la gestione sociale della struttura ormai in stato di abbandono dal 2012, quando venne dichiarata l'impossibilità del Comune di Torino di concedere fondi per il suo mantenimento. Adesso si riaprono le danze e c'è tempo fino alle ore 12 del 2 febbraio 2018 per presentare la domanda.

Risale a marzo dello scorso anno la delibera comunale, approvata assieme ad altre tre, relativa all'esternalizzazione del grosso impianto di 15 mila metri quadrati. Aperto alla fine degli anni Sessanta e gestito direttamente dal personale incaricato dalla Città, risulta di fatto di proprietà dell'Atc, che l'ha concesso in comodato gratuito fino al 2035.

Un bene preziosissimo per una zona periferica dove le possiblità di praticare sport in ambienti idonei scarseggiano. E che per troppo tempo ha subito i danni dell'incuria e del disinteresse.

Nei mesi precedenti più volte in sede circoscrizionale era stata sollevata la questione Roveda, in particolare dal Movimento 5 Stelle. Si chiedevano alla presidente e alla giunta risposte in merito ai ritardi nella pubblicazione del bando e, in generale, alle possibilità concrete di ripristino delle attività sportive. Oggi, finalmente, si riesce a intravedere la luce.

Il valore stimato per la concessione è di oltre 217 mila euro, per una durata minima di cinque anni.

Il progetto da presentare dovrà proporre opere utili per il miglioramento di gestione, sicurezza e funzionalità dell'intero impianto: si tratta di fare ordine su come valorizzare due campi da calcio – uno in terra e uno sintetico – due campi da tennis in tartan e un campetto da basket e pallavolo. Possono partecipare al bando federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, società e associazioni sportive dilettantistiche, discipline sportive associate, enti non commerciali e associazioni senza fini di lucro che perseguono finalità formative, ricreative e sociali nell'ambito dello sport e del tempo libero.

Un impegno non da poco, considerando le condizioni in cui versano le varie aree al momento. Si tratterà non semplicemente di ridare una spolverata a un ammasso di roba vecchia, ma di tirare a lucido quello che ha tutte le potenzialità di rinascere in gran splendore, accogliendo soprattutto tanti giovani sportivi capaci di rivitalizzare il quartiere. Il manto erboso, per dirne una, è tutto da rifare. La struttura va interamente messa a norma secondo la vigente normativa del D.Lgs. 81/2008, oltre a quella sottesa al Coni. Poi si tratta di pianificare a puntino il sistema di prevenzione incendi, predisporre le tribunette a 11 per il campo da calcio e ripristinare la recinzione attualmente in pessimo stato. Il tutto tenendo conto di uno dei nodi cruciali per lo sviluppo sostenibile di Torino: l'utilizzo di energie alternative, volte al risparmio.

Ma non solo. C'è un ulteriore elemento da tenere in considerazione durante la progettazione: chi abitava nella struttura. Sì, perché il vecchio custode ha mantenuto la sua dimora anche dopo la chiusura nel 2012. E' quindi indispensabile pensare a una riconversione sociale di questo spazio abitato, oltre a definire le nuove modalità di sorveglianza.

In generale, l'obiettivo principale del bando è di rendere Roveda nuovamente fruibile da chiunque voglia fare attività fisiche, educative, culturali, aggregative. Tutti, senza esclusioni: saranno infatti tenuti in grande considerazioni i progetti creati appositamente a misura di disabile.

Tutta la documentazione da presentare è reperibile sul sito della Circoscrizione 2.

Manuela Marascio

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