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Economia e lavoro | 11 gennaio 2018, 18:37

Torino Musei, la Fondazione vanta 12 milioni di euro di crediti. Regione e Comune si muovono per evitare i licenziamenti

La Regione deve 1,5 milioni; 9,3 il Comune, che ha promesso di pagare 3 milioni entro il 15 gennaio. Il presidente Cibrario: "Siamo vivi solo grazie alle anticipazioni bancarie". Poi, sui 28 licenziamenti: "Procedura necessaria, ma ora si può aprire un negoziato"

Torino Musei, la Fondazione vanta 12 milioni di euro di crediti. Regione e Comune si muovono per evitare i licenziamenti

Dodici milioni di euro. E' questa la somma degli arretrati che gli enti locali, Comune e Regione, devono ancora liquidare alla Fondazione Torino Musei come contributi pubblici. I pagamenti sono infatti fermi al 2013. Forse anche per questo la Fondazione è sull'orlo del fallimento. È quanto è emerso oggi durante la commissione Cultura in Consiglio regionale, durante la quale il presidente Maurizio Cibrario ha fatto il punto della situazione dopo gli annunciati 28 licenziamenti.

Da quanto si è potuto ricostruire, da parte del Comune di Torino c'è stato un taglio di 1,8 milioni su un bilancio totale di circa 6. E che, proprio per questo, ha causato un grande impatto alla sopravvivenza stessa della Fondazione. Il taglio si è poi ridotto a 1,350 milioni di euro grazie all’intervento delle fondazioni bancarie, che di fatto hanno salvato l'ente.

"Avevamo la necessità a fine anno di chiudere il bilancio che tenesse conto dei tagli effettuati, abbiamo dovuto provvedere a un piano sostenibile - avrebbe spiegato Cibrario -. Sono stato costretto alla procedura di licenziamento, era una condizione che ci ha consentito l’approvazione del bilancio. Si trattava della esistenza stessa della Fondazione. Un negoziato si può aprire adesso, prima non c’erano alternative. I revisori dei conti non mi avrebbero approvato il bilancio senza il piano di ristrutturazione".

Al momento, il debito del Comune nei confronti della Fondazione è pari a 9,3 milioni, ma il Comune ha promesso che ne pagherà 3 entro il 15 gennaio. Il debito della Regione è invece di 1,5 milioni. Nei giorni scorsi, la Regione ha annunciato il suo ingresso in Fondazione come socio minore, con l’investimento di 350mila euro utili a salvare 12 dei 28 posti di lavoro grazie all'utilizzo della biblioteca e della fototeca della Gam. Oltre ad ulteriori 2 milioni di euro per il Borgo Medievale, che sarà gestito dal Comune. La Regione ha poi proposto alla Fondazione la creazione di un piccolo dipartimento “Musei piemontesi”. "Le nostre proposte sono chiare - ha spiegato l'assessore Antonella Parigi - auspico che anche il Comune avanzi proposte sulle quali potersi confrontare".

 

Cinzia Gatti e Daniele Angi

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