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Politica | 06 giugno 2025, 09:52

Maxi evasori nel mirino del Comune di Torino: per 259 ristoranti e negozi rischio stop alla licenza

Via libera al piano antimorosi della Città: oltre 24 milioni di euro di debiti accumulati

Il Comune mette nel mirino i maxi evasori

Il Comune mette nel mirino i maxi evasori

Il Comune di Torino vara il piano antimorosi: l'obiettivo è colpire ristoranti e negozi che non hanno pagato le imposte comunali, togliendo loro la licenza. Va in questa direzione la delibera dell'assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, approvata mercoledì in Sala Rossa.

Chi rischia

Si annunciano quindi tempi duri per chi in questi anni ha accumulato grossi debiti con la Città, che vuole scoraggiare l'evasione. E per farlo - in base a quando prevede una norma nazionale - potrà non rilasciare o rinnovare  licenze, autorizzazioni, concessioni e SCIA alle attività commerciali e produttive non in regola con il pagamento dell'Imu e Tari.

I maxi-debitori 

Nel dettaglio sono molti gli esercenti morosi, per la precisione 259 con un debito di oltre cinquantamila euro ciascuno, che ora rischiano il ritiro della licenza se non pagheranno gli arretrati entro sei anni in 72 rate. Complessivamente non sono stati versati nelle casse dei Comune 24,3 milioni di euro.  

Per oltre la metà dei maxi-debitori, il mancato versamento delle imposte comunali risale al periodo 2005-2015. 

Evitare la concorrenza sleale

La norma - come chiarito da Nardelli in Consiglio Comunale -, punta ad evitare la concorrenza sleale tra operatori economici causata dall’omesso pagamento dei tributi, oltre a contribuire al recupero dei debiti che gravano sul bilancio cittadino.

Dopo questo primo step Palazzo Civico intende estendere il provvedimento ai debitori con meno di cinquantamila euro: sono 284 i soggetti con pendenze tra trenta e cinquantamila euro e circa 3.850 tra trentamila e mille.

La mappa

Andando a guardare la mappa, il 19% dei maxi-debitori ha l’attività nel centro di Torino. Seguono la Circoscrizione 7 (16%); la 8 (15,2%); la 5 (14,9%): “Se verrà dimostrata una carenza di liquidità per rientrare del debito entro un anno – ha precisato l’assessora – gli esercenti, ai quali sarà recapitato a breve un avviso, potranno rateizzare il proprio debito fino a 72 mesi”.

L’articolo 3 comma 1 del nuovi Regolamento prevede che non sarà più consentito il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi agli esercenti che si trovano in condizione di irregolarità tributaria con la Città.

Cinzia Gatti

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