Raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di Stellantis. A firmare l’intesa sono stati tutti i sindacati metalmeccanici esclusa Fiom Cgil: il nuovo accordo riguarda in tutta Italia 60mila dipendenti tra Stellantis, Ferrari, Cnh e Iveco. Uno scenario completamente diverso rispetto al contratto nazionale dei metalmeccanici, fermo ormai da quasi un anno.
Aumenti nel biennio
Tra le novità, un aumento della paga base del 6,6% complessivo. Una crescita così suddivisa: +3,7% da giugno 2025, +2% a gennaio 2026 e +0,8% a novembre 2026. Un aumento di circa 140 euro.
Due una tantum
A questi, si aggiungono anche una tantum di 240 euro a giugno 2025 e un’altra da 240 ad aprile 2026. Tra tutto, con l’incremento di questo biennio, nel periodo 2023-2026 la paga base dei lavoratori aumenterà del 18,6%.
Il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo specifico di Lavoro riguarda il biennio 2025-2026. Con il precedente accordo dell’8 marzo 2023, il Ccsl era stato difatti rinnovato per quattro anni nella parte normativa e per due anni nella parte economica.
“Come due anni fa – ha sottolineato Giuseppe Manca, responsabile risorse umane per Stellantis Italia – le Parti hanno dimostrato un forte impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i precedenti rinnovi del CCSL. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, in cui permangono perplessità da parte dei consumatori sui tempi della transizione energetica e incertezze sui passi da compiere a livello europeo per il rilancio del settore automotive, abbiamo trovato insieme le soluzioni per proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori garantendo al contempo la competitività dell'azienda nel Paese”.
“I premi di risultato sia in Cnhi, sia in Iveco, sia in Stellantis vengono incrementati di pari passo con la paga base, giacché sono calcolati come una percentuale di quest’ultima, mentre per Ferrari continua a vigere il premio specifico aziendale”, dicono Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr.
Soddisfazione dei sindacati
"In un contesto di incertezza, abbiamo nuovamente siglato certezze e miglioramenti: il rinnovo del contratto rafforza i salari, valorizza le professionalità e offre nuove prospettive ai lavoratori", dicono Sara Rinaudo, vicesegretario generale Fismic Confsal e Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.
“Il rinnovo del biennio economico del CCSL - commentano Ferdinando Uliano, segretario generale di Fim Cisl e del Coordinatore nazionale automotive Stefano Boschini -, è un fatto positivo per i lavoratori e il Paese e arriva dopo l’annuncio della settimana scorsa della scelta da parte del Gruppo Stellantis del nuovo ad Antonio Filosa. L’intesa è particolarmente importante perché interessa uno dei settori più importanti della nostra industria metalmeccanica, in un momento particolarmente difficile”.
“È un risultato importante che ha assicurato il pieno recupero del potere di acquisto in condizioni assai difficili di alta inflazione e di crisi del settore automotive, un’intesa che pensiamo possa costituire un esempio positivo di relazioni sindacali per tutto il comparto metalmeccanico, nonché un segnale della volontà di continuare a credere nell’Italia" commentano Rocco Palombella, segretario generale Uilm e Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive.
Per l’associazione quadri AQCF-R si esprime “soddisfazione per il risultato raggiunto da questa intesa, e annuncia già da ora il proprio impegno volto a colmare le carenze ancora aperte per il rinnovo contrattuale del 2027. Questo anche in considerazione di quanto affermato dall’AD Stellantis Antonio Filosa che vede la collaborazione costruttiva con i sindacati rappresentare un forte esempio di partnership da cui si può imparare”. “L’AQCF-R inoltre confida che l’dea dell’Amministratore Delegato si traduca in un piano industriale che garantisca anche per l’Italia un futuro produttivo, di progettazione e di tutele dell’occupazione nonché del sapere dei propri dipendenti”.
E Antonio Spera, segretario nazionale Uglm, parla di “un accordo importante, in un momento molto delicato nel settore dell’industria e soprattutto dell’automotive, che pone le basi per il prossimo biennio. Ancora una volta abbiamo raggiunto l’intesa senza il ricorso a un’ora di sciopero, dimostrando così il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e delle aziende del Ccsl”.