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Politica | 16 gennaio 2018, 16:58

Autonomia, la Lega: "Si convochi un consiglio dedicato". Il M5S: "Dibattito sia ampio"

“Noi - spiega la consigliera del Carroccio - da 30 anni impegnati per questo obiettivo. Il nostro referendum è fermo da mesi”. "No alle passerelle mediatiche di Chiamparino", aggiungono i pentastellati

Autonomia, la Lega: "Si convochi un consiglio dedicato". Il M5S: "Dibattito sia ampio"

Duro affondo sull’autonomia dalla capogruppo della Lega Nord in Regione, Gianna Gancia, durante il Consiglio regionale. La consigliere ha stigmatizzato l’atteggiamento del Presidente Chiamparino, poiché “scegliere di trattare l’autonomia della nostra regione senza coinvolgere il Consiglio è una scorrettezza istituzionale, non soltanto politica”. E come qualche giorno fa ha ricordato che “Chiamparino a fine ottobre dichiarava che i conti non permettevano alcuna negoziazione”, leggendo così nell’autonomismo del Governatore una “propaganda elettorale per sfruttare a ruota il generale consenso riscosso dal tema nelle altre regioni”. Infatti, Gancia ha poi distinto come l’autonomia intesa da Chiamparino riguardi competenze minori, anziché la fiscalità e il federalismo “le vere leve del cambiamento: è giusto che i cittadini vedano come vengono spese e a cosa sono destinate le loro tasse sul proprio territorio”.

Marcata anche la rivendicazione della profonda natura leghista della richiesta: “Sono 30 anni che la Lega Nord è impegnata per autonomia e federalismo dei territori”. Avanzando la richiesta di un Consiglio regionale dedicato al tema “in cui tutte le forze politiche possano esprimersi e dove finalmente il Presidente Chiamparino ci consenta di presentare la nostra proposta di legge per il referendum consultivo sull’Autonomia del Piemonte ferma da mesi”. Ha rimarcato che “l’autonomia è una scelta importante che cambierebbe l’assetto di un comunità, il Piemonte e il Nord” per questo “è necessario che i cittadini vengano coinvolti attraverso lo strumento del referendum e solo con la legittimazione popolare si avrà più forza al tavolo delle trattative con il Governo centrale di Roma”.

"Chiamparino morto di fama, elemosina interventi in Consiglio regionale ma viene spernacchiato dall'intera aula. Maggioranza compresa. E non potrebbe essere altrimenti visto che sul tema dell'autonomia regionale ha fatto tutto da solo", ha commentato invece il gruppo consiliare a 5 Stelle. "Annunci, titoloni sui giornali, contatti con il Governo ed altri governatori regionali. Insomma, la consueta gestione di impronta monarchica della Regione piemonte in cui cittadini e Consiglio regionale vengono tenuti ai margini".

"Il tema è importante -hanno spiegato i consiglieri pentastellati - ed impone un ampio dibattito in Consiglio, Chiamparino invece ha deciso di fare da solo salvo poi pretendere l'ennesima passerella mediatica a Palazzo Lascaris. La nostra risposta è stata: no grazie. Sull'autonomia vogliamo il pieno coinvolgimento dei cittadini, è necessario istituire una consultazione limitando al minimo i costi per l'ente. L'autonomia presuppone nuove competenze ma anche nuove importanti responsabilità, i piemontesi dovranno essere adeguatamente informati su tutti i risvolti di questa scelta importante per il futuro della Regione".

c.s.

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