Condannata per stalking non nei confronti dell'ex moglie o fidanzata, ma della vicina di casa. Si è concluso a Torino il processo contro una 45enne, accusata dalla sua dirimpettaia di soprusi e atti intimidatori.
La donna, condannata a due anni e mezzo di reclusione, avrebbe anche lasciato una testa di topo morto sullo zerbino della vicina. Nel corso dell'udienza di oggi è stato ascoltato anche il noto scrittore Alessandro Baricco, per il quale la presunta vittima delle persecuzioni lavora come colf. I fatti hanno avuto come cornice un condominio di Chieri. "Neghiamo fortemente le accuse, ricorreremo in appello", ha detto l'avvocato Alessandro Bellina, legale dell'imputata.
La vittima, costituitasi parte civile con l'avvocato Andrea Scotto, ha ottenuto una provvisionale di diecimila euro. A sostenere l'accusa il pm Stefano Castellani.