"Numeri fortemente negativi da ottobre a gennaio. E la tendenza diventa difficile da invertite, se non si investe. E noi lo diciamo da tempo. A fronte di una crescita nazionale dell'8%, con eccellenze anche oltre il 20%, non possiamo dire che noi siamo cresciuti".
Alessandro Comoletti, presidente di Federalberghi Piemonte, non si unisce al coro di giubilo sui dati legati alle presenze turistiche torinesi diffuse da Camera di Commercio e Comune. E il suo riferimento non è a Capodanno, dove le cifre statistiche segnano addirittura un -7% ripetto all'anno precedente. "A ottobre, novembre e dicembre i numeri dicono che ci sono stati cali rispettivamente del -3,2, -4,5 e -6,2%. Bisogna avere chiara indicazione su dove si intendono spendere le risorse pubbliche. Non basta fare proclami".
"Ma questo calo nei mesi da ottobre a dicembre ha una spiegazione: accade perché sono venuti a mancare eventi congressuali che non si sono ripetuti nel 2017 dopo aver contribuito alle presenze del 2016. Si tratta di 2-3000 notti in periodi molto specifici", ha ribattuto l'assessore Alberto Sacco.