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Eventi | 22 febbraio 2018, 08:30

Un teatro inclusivo, senza barriere: AllArtInclusive in scena con disabili e non

"Chi non si sente diverso?": prima performance del progetto che unisce le diversità fisiche, mentali e di sensibilità. Con il patrocinio di Città della Salute e della Scienza di Torino

Un teatro inclusivo, senza barriere: AllArtInclusive in scena con disabili e non

Un teatro per tutti, ovunque, sempre. AllArtInclusive vuole essere questo: una forma artistica che accoglie chiunque si senta diverso, che dia spazio a ogni modo di esprimersi – tra le musiche, la scenografia, le luci – ed elimini completamente qualsiasi tipo di barriera fisica.

Avviato lo scorso autunno, il progetto di laboratorio artistico permanente, promosso e ideato dall'Associazione I-Do, con la direzione artistica dell'Associazione Tékhné e sostenuto da Avo e Cp Torino, si è svolto con il patrocinio di Aou – Città della Salute e della Scienza di Torino. Ora, dopo una prima fase sperimentale, il progetto è pronto per mostrarsi al pubblico.

Stasera, alle 20, presso la Sala Paralimpica Usu, in via Zuretti 24, avrà luogo “Prima prova”: una testimoninza del percorso avviato a novembre, che ha visto i partecipanti farsi ideatori e realizzatori di tutte le componenti artistiche della restituzione scenica, dalle scenografie ai costumi, dalla stesura del racconto alla drammatizzazione vera e propria.

Protagonisti, non solo disabili motori, ma anche persone prive di handicap: a testimonianza di un'integrazione totale tra chi ha visto ridursi le proprie capacità motorie e chi - “normodotato” - ha ancora difficoltà a concepire positivamente la disabilità.

I-Do, nata nel 2014, è un'associazione composta da disabili diventati amici durante il primo ricovero presso il Centro di Riabilitazione Funzionale, ora Unità Spinale Unipolare, di Torino. L’obiettivo è di dare dignità alle competenze e alle passioni degli individui, evadere dall’assistenzialismo passivo e incrementare le risorse attive: fare e aiutare a fare in prima persona, con una visione più moderna della disabilità.

Manuela Marascio

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